(Rimini) "Cercherò di far prevalere le proposte concrete alle chiacchiere. E' la mia natura, non so se sia un limite: preferisco essere chiaro e prendere impegni che sarò in grado di mantenere". Così il candidato sindaco del Pd Jamil Sadegholvaad a 60 giorni alle elezioni di Rimini. "Campagna breve, anomala perché per la prima volta si svolge in piena estate. Io spero e credo che tutte le forze politiche e civiche, i candidati, abbiano prima di tutto rispetto per i riminesi e per Rimini. Rispetto vuol dire mettere avanti il bene e il futuro della collettività, i suoi valori, la sua storia che è una storia di libertà, di diritti civili, di capacità imprenditoriale, di inclusione e di integrazione".
Il centrosinistra, a Rimini, "parte con un propellente unico: lo straordinario lavoro fatto in questi anni per ammodernare e rigenerare la città. Un lavoro che è fondamentale eredità sulla quale innestare una pagina nuova che consenta a Rimini di rilanciarsi e rilanciare la sua sfida al mondo dopo la fase pandemica. Ne siamo, purtroppo, ancora immersi ma ne usciremo. Rimini si deve far trovare pronta in ogni suo elemento: il lavoro, l'impresa, la sanità, l'ambiente, la cultura, l'educazione, i diritti".
"Ma l'idea di fondo della Rimini a cui aspiriamo per i prossimi anni è quella in cui si respira la libertà, dove l'impresa sana possa essere messa in condizione di operare creando lavoro sicuro, in cui il Comune sia amico e supporto. Senza lasciare indietro nessuno. Una catena è forte quanto lo è il suo anello più debole. Io credo che lo spirito che deve animare la coalizione sia quello dell'Ulivo delle origini, quella fusione alta di riformismi che unisce e non divide, in cui i cambiamenti si fanno coinvolgendo la città. Nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente la proposta a tutta Rimini. Abbiamo davanti 60 giorni e 5 anni".