(Rimini) "Il taglio del nastro di nuovi tratti di lungomare rappresenta un momento positivo per la città, peccato che questa inaugurazione arrivi a tempo scaduto". Lo sostiene il candidato sindaco della coalizione del centrodestra Enzo Ceccarelli. "Il mandato del sindaco Gnassi è terminato mesi fa e purtroppo la pandemia ha prolungato l'attività di questa amministrazione, che ha portato il termine dei lavori a fine estate, per farli coincidere con la campagna elettorale", ribadisce Ceccarelli parlando di "un cinismo politico che dimostra una mancanza di rispetto per gli operatori turistici e balneari, che hanno dovuto lavorare durante la stagione con la città trasformata in cantiere, con notevoli disagi".
"Ma, tempismo elettorale a parte, queste opere mostrano diversi problemi a cui la nuova amministrazione dovrà porre subito rimedio, prima della prossima stagione turistica. I nuovi lungomare sono stati realizzati senza pensare ai parcheggi per ospiti e riminesi e senza una nuova mobilità che permetta di arrivarci tranquillamente. Oggi infatti si registrano lunghe file, con traffico sempre fermo e ore di pellegrinaggi degli autisti per trovare un parcheggio. Siamo convinti che la coalizione di centrodestra risulterà vincente alle prossime elezioni e siamo consapevoli che uno dei primi provvedimenti da prendere sarà quello di garantire i parcheggi a monte dei nuovi lungomare e la mobilità nelle zone balneari".
"Un altro tema che dovrà essere considerato è quello della manutenzione. Senza una costante attenzione questi lungomare subiranno un veloce degrado. Così come sarà necessario, soprattutto nei periodi "fuori stagione", garantire un controllo da parte delle polizia locale e delle forze dell'ordine di queste aree pedonalizzate che, se non vissute intensamente come nella stagione estiva, diventano un luogo d'elezione per spaccio e microcriminalità".
Infine "un'annotazione sulla strana percezione delle realtà del sindaco Gnassi. Lo scorso 5 maggio il primo cittadino dichiarava al Corriere di Romagna che Rimini poteva guarda al futuro con ottimismo perché aveva "16 chilometri di dune... foreste del mare... alberi fontane". I sedici chilometri di dune con foreste di mare e alberi fontane esistono solo nella fervida fantasia dell'amministrazione uscente".