(Rimini) I dati Istat dei prezzi al consumo dicono di una variazione del più 1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, "m Ma il vero e preoccupante balzo in avanti viene fatto da alcune importanti voci di spesa dei cittadini e delle famiglie riminesi, infatti si registra un + 10 % per quanto riguarda la voce abitazione e beni energetici, un più 5,2% per quanto rigurada i trasporti e un più 4,2% sui servizi ricettivi e di ristorazione". Lo sottolinea il presidente di Federconsumatori Rimini, Graziano Urbinati. Nel dettaglio le altre voci: prodotti alimentari, e bevande analcoliche + 0,5%, bevande alcoliche e tabacchi + 0,2%, abbigliamneto e calzature – 2,9% , mobili e servizi per la casa - 0,2%, Servizi sanitari e spese per la salute + 1,1%, comunicazioni -1,8%, ricreazione spettacolo e cultura – 0,4%, istruzione -2%, altri beni e servizi +3,3%.
"Ciò che desta maggiore preoccupazione e allarme è il rincaro del 10% dei prodotti energetici ad agosto di luce e gas che in base alle potranno aumenteare di un ulteriore 30%. Stando alle stime di Enea, infatti, i fattori climatici, l’incremento del PIL e della produziuone hanno determinato e determineranno un aumento della domanda di energia e un conseguente aumento propositato dei prezzi al mercato. Ciò comporterà una stangata per le famiglie con l’approssimarsi dell’autunno e della stagione invernale calcolato in + 110 euro annui per l’energia elettrica e + 281 eruo annui per il gas, a cui vanno sommati i costi del carburante e dei mezzi di tasporto per altri + 100 euro annui cui sia ggoiungono per spese energetiche ulteriori +178 euro annui", spiega Urbinati. Se le stime verranno confemate "gli aumenti a carico di ogni famiglia riminese potrebbero attestarsi solo per queste voci complessivamente sui 669 euro all’anno".
Per il presidente Urbinati "è necessario che il Governo intervenga a calmierare i prezzi, altrimenti si avranno ripercussioni disastrose sulle bollette. Nel 2018 Federconsumatori ha presentato al parlamento una sua richiesta di riforma della tassazione sulle bollette, tagliando le accise e gli oneri di sistema, voci desuete e ingiusticabili che spesso vanno ad incire per piu della metà dell’iimporto delle bollette. Per Federconsumatori Rimini, anche nei bilanci dei nostri comuni è opportuno destinare risorse per intervenire a sostegno di tali necessari spese delle fasce deboli della popolazione, in particolare, famiglie, giovani disoccupati, cassaintegrati precari e anziani. I gravi aumenti sull’enrgia avvengono in un contesto di piena transizione energetica, occorre pensare ad investimenti in campo energetico green (parco eolico) che producano vantaggi ambientali ed energia verde a basso costo per la comunità. Occorre una seria riforma fiscale e l’istituzione un albo delle imprese che vendono energia elettrica e gas".