(Rimini) E' successo che nei giorni corsi una mamma che ha segnalato l’omesso rilascio di scontrino per l'acquisto di un piccolo capo di abbigliamento per la figlia neonata. Da qui la decisione della guardia di finanza di Rimini di andare a dare un occhio al negozio di bigiotteria a Rimini, gestito da un cittadino originario del Bangladesh, col risultato di accertare la vendita di capi di abbigliamento riproducenti i marchi registrati “Tik Tok”, “Me contro te”, “Among us”, “Fortnite” e “Brawl stars”, contraffatti, privi di qualsiasi logo e/o ologramma anticontraffazione ovvero delle etichettature/cartellini ufficiali riportanti il brand del relativo prodotto.
I militari, pertanto, hanno proceduto al sequestro amministrativo di un centinaio di capi di abbigliamento denunciando a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale per i reati di cui agli artt. 474 e 648 del Codice Penale. L’attività non si è limitata all’aspetto della contraffazione, ma ha trovato ulteriore seguito operativo in materia di prodotti “non sicuri” con l’individuazione e conseguente sequestro di un centinaio di giocattoli in gomma per bambini, privi delle etichettature indicanti la provenienza o i canali di importazione, delle indicazioni sulla composizione o sui materiali utilizzati per la fabbricazione e delle avvertenze circa le corrette modalità di utilizzo o su eventuali rischi connessi ad un uso improprio: informazioni importanti per la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori, specie se articoli a contatto diretto della persona, in particolare dei bambini.
Il rappresentante legale dell’attività è stato segnalato alla locale Camera di Commercio ai sensi del Codice del Consumo che prevede anche l’irrogazione di una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di circa 26 mila euro. Sono in corso accertamenti finalizzati alla ricostruzione della filiera di approvvigionamento, apparentemente di origine cinese.