(Rimini) "Con la pandemia il problema della legalità è diventato ancora più preoccupante". Lo ribadisce il coordinatore della lista Rimini Coraggiosa Graziano Urbinati. "La crisi colpisce molte attività e famiglie, il bisogno di credito accentua il terreno per la criminalità organizzata, il sostegno attivo che le organizzazioni criminali riescono agevolmente assicurare alle famiglie , agli esercenti e imprenditori in crisi di liquidità, soldi in tempi brevi senza “lungaggini”, una sorta di“welfare mafioso di prossimità” dal quale non ci si libera più. La futura amministrazione deve cambiare marcia e farsi promotrice di protocolli territoriali di Sistema che coinvolgano istituzioni, categorie, parti sociali e associazioni con l’obbiettivo concreto di contrastare la criminalità orgnizzata e promuovere la legalità".
In pratica la proposta di Rimini coraggiosa riguarda "l’estensione degli Osservatori locali e centri studi sulla criminalità organizzata" che "debbono monitorare la cessioni di alberghi ed esercizi, le segnalazioni sul riciclaggio e sul gioco d’azzardo che nella sola provincia di rimini sfiora i 270 milioni all’anno", ma anche "la costituzione di centrali uniche di committenza per gli appalti, qualità e unificazione delle stazioni appaltanti, elenchi di merito, rating di legalità, offerta economica più vantaggiosa e non massimo ribasso, clausola sociale per i lavoratori, responsabilità della stazione appaltante su salute e sicurezza e applicazione dei contratti nazionali di lavoro".
A tema anche la "gestione dei beni e delle aziende confiscati e sequestrati per un loro utilizzo ai fini sociali", "misure di contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione" in attuazione delle norme esistenti, "piani di prenvenzione obbligatoria nella pubblica amministrazione, pubblicazione atti in ambito di amministrazione trasparente", "misure di sostegno alle famiglie e piccole imprese attuazione della legge regionale sul microcredito emergenziale" e "misure di sostegno per le filiere alimentari di prossimità per il contrasto al caporalato e regolarizzazione lavoratori, tutela dei produttori locali".
In programma anche "accordi fra Comune e Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per una seria lotta all’ evasione fiscale e contributiva, ricordiamo che il reddito medio dichiarato nella nostra città si aggira attorno ai 21.000 euro pro capite pari ad una città come Cosenza" e "maggiore capacità di vigilanza coordinamento delle forze dell’ordine".