(Rimini) “La giunta è da chiudere in tempi rapidi guardando a competenze e capacità e tenendo conto della città e dell’esito elettorale. Il Pd è stato il perno della coalizione, il civismo è forte e radicato a Rimini. La Lista Jamil e Futura c’erano anche nel 2016 e non solo non sono state un fuoco di paglia ma hanno allargato il loro consenso”, ha dichiarato oggi Jamil Sadegholvaad nella sua prima conferenza stampa da sindaco (fotoservizio di Giorgio Salvatori), rispondendo alle domande dei giornalisti. “Dovremo essere capaci di fare la migliore giunta possibile per competenze, senza cedere a logiche di spartizione, con una adeguata rappresentanza di donne, che vorrei fossero la metà dei componenti”. E ancora: “Coraggiosa e Verdi hanno dato un prezioso apporto alla vittoria, sia in termini di voti che di contributi programmatici. A questo punto la strada avviata dal nuovo centrosinistra a trazione civica, di Gnassi e di Bonaccini, mi pare la migliore per intercettare il consenso in questa fascia di territorio molto particolare”.
Non è stato ancora eletto il sindaco di Cattolica, ci sarà il ballottaggio domenica, l’anno prossimo toccherà a Riccione. “Lo dico per il presente, visto l'ottimo risultato di Cattolica e siamo adesso tutti per Franca Foronchi, e soprattutto di Riccione quando si voterà tra un anno: facciamo in modo di presentarci uniti, con una coalizione di partiti e civica solida, e torneremo ad essere maggioranza anche in quel Comune”. Il centrodestra “rispetto alle regionali di un anno e mezzo fa perde 15 punti. Il dato mi pare chiaro e non c’è bisogno di alcun commento ulteriore”. Ceccarelli “è una persona per bene e amministratore capace, ma i riminesi non hanno capito bene l’operazione del centrodestra”. Il Movimento 5 Stelle “si è enormemente ridimensionato. Credo per un motivo preciso: gli elettori non hanno digerito quella che è stata una fusione a freddo e un accordo di potere più dovuto a capriccio che sostanza”. Quello di Gloria Lisi, “sul piano umano, è stato il tradimento più grande che ho ricevuto negli ultimi dieci anni”.
Nel suo primo giorno da sindaco, Sadegholvaad non ha disertato palazzo Garampi, anzi. “Stamattina sono arrivato in ufficio, come faccio tutte le mattine da dieci anni a questa parte. Sono come un giocatore che ha cambiato la maglia, ma non la squadra che è sempre Rimini”.
Accanto a lui c’è già la vicesindaca Chiara Bellini. “Ha vinto la scelta di unità fatta due mesi fa”, spiega. “Il mio ruolo sarà quello di ascoltare la città”, aggiunge. “Bisogna ricostruire il rapporto con la città - incalza Sadegholvaad – aprendo le porte del comune ai cittadini senza mediazioni. Ho intenzione di iniziare a farlo una volta a settimana. A seconda delle disponibilità ci saranno sindaco o vicesinda”.
In campagna elettorale, Sadegholvaad aveva già presentato le prime sette delibere da aprovare nei primi cento giorni. “Ne affronterò molte già in sede di bilancio preventivo 2022, dal nuovo atto d'indirizzo sui parcheggi alla gratuità progressiva degli asili nido, all'avvio lavori del tratto 2 e 3 del Parco del Mare. E poi la nuova no tax area allargata, al piano casa, al nuovo regolamento comunale per la tutela, la salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico”. In continuità con la giunta Gnassi “porterò avanti quello che merita di essere portato avanti e si cambierà dove c’è necessità di cambiare. Soprattutto qui sarà la situazione socio-economica del post covid a indicarci la strada”. A tema anche la sicurezza. "L'ordine pubblico è una competenza dello stato, ma un comune può intervenire riqualificando i quartieri e sostenendo il lavoro della polizia locale".