(Rimini) "Non nascondiamo che il risultato ottenuto non era quello atteso". Così Sergio Valentini, candidato sindaco di Rimini in comune. "Auspicavamo di poter riportare in Consiglio Comunale una sinistra autentica su posizioni autonome ed alternative e non come subalterna al partito democratico. Prendiamo atto di essere minoranza ma prendiamo anche atto che chi vince lo fa pur essendo minoranza (più strutturata e meglio organizzata). 30mila elettori su 120mila aventi diritto hanno determinato l’elezione del 60% del consiglio comunale".
"In questa tornata elettorale è evidente che l’elettorato che ancora si reca alle urne lo fa per sostenere esclusivamente proposte di governo (o di chi ambisce a governare). Pare finito il tempo in cui si dava rappresentanza ad un’idea, un’ideologia, un’identità collettive. Sapremo adattarci al nuovo contesto, sapremo esplorare ed inventare nuove forme di fare politica. Sapremo soprattutto stare assieme continuando a fare vivere la dimensione politica e sociale di Rimini in Comune. Ringraziamo i 591 elettori che ci hanno votato accordandoci la loro fiducia e le loro speranze, ci rimbocchiamo le maniche ripartendo da ciò che abbiamo fatto e da ciò che vogliamo continuare a fare nel tessuto sociale della nostra comunità di riferimento".