(Rimini) Nella settimana dal 4 al 10 ottobre sul territorio romagnolo si sono registrate 577 positività (2,4%) su un totale di 26.259 tamponi. Si registra un calo dei nuovi casi in termini assoluti (-52). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da covid, che ci pone nel livello verde 2, ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive maggiore del 70%. In totale sono ricoverati 57 pazienti, di cui 10 in terapia intensiva.
Nel riminese si sono registrati 133 nuovi casi di positività al coronavirus, per un totale di 40.296 da inizio epidemia. Sono 308 le persone attualmente positive. Registrato un nuovo focolaio intraospedaliero, otto le classi complessivamente in quarantena: 1 nido, 3 materna, 2 primaria, 2 superiori. Sono 24 i nuovi casi di positività tra 0 e 18 anni. “Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario Asl Romagna - assistiamo ad un calo in termini assoluti delle positività, anche se in modo disomogeneo fra i territori. Un trend che persiste già da sei settimane consecutive e conferma l’importanza dei buoni risultati ottenuti per quanto riguarda la copertura vaccinale”.
Tuttavia, prosegue Altini, “questi dati ci dicono che il virus sta ancora circolando e che non dobbiamo in alcun modo abbassare la guardia. Vanno mantenute le misure di igiene e protezione individuale e intensificata l’adesione vaccinale. La campagna di somministrazione della terza dose è già partita per le fasce più deboli e a fine mese partirà anche la somministrazione del vaccino contro l’influenza. Sappiamo tutti che i mesi invernali che ci attendono vedranno una co-circolazione del virus influenzale e Sars Cov2. Un mix che potrebbe produrre un aumento di accessi al Pronto Soccorso e soprattutto complicare la diagnosi, visto che la sintomatologia respiratoria soprattutto in età adulta è sovrapponibile sia per la Covid che per l’influenza. A breve usciremo con le informazioni anche sulla campagna antinfluenzale, ribadiamo l’importanza che i cittadini ai quali è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale aderiscano Pertanto ritengo che la vaccinazione dovrà diventare una consuetudine per i prossimi anni, in attesa di “eradicare” il virus”.