(Rimini) Continua il ciclo di conferenze che affianca la mostra “L’Oro di Giovanni. Il restauro della Croce di Mercatello e il Trecento Riminese”, in corso a Palazzo Buonadrata con ingresso gratuito fino al 7 novembre. La mostra fornisce un saggio delle opere del capostipite della Scuola Riminese del Trecento. Al centro dell’attenzione c’è la Croce di Mercatello che dopo oltre 85 anni è tornata a Rimini. L’opera di Giovanni da Rimini è la più integra e grande crocifissione su tavola dell’artista, l’unica firmata e datata. Venne a Rimini nel 1935 per la mostra curata da Cesare Brandi e da quell’anno non è più stata esposta in città.
Venerdì 22 ottobre alle 18.00, nel salone di Palazzo Buonadrata, si svolgerà la seconda delle tre conferenze previste, con l’intervento di uno dei due curatori della mostra, il Prof. Alessandro Giovanardi, dal titolo “A Oriente di Rimini”. ”Giovanni da Rimini – anticipa Alessandro Giovanardi - si rivela una personalità così ricca e complessa (me lo insegnava John Lindsay Opie) da non poter essere ridotto a una sorta di 'portaborse' di Giotto. E, più in genere, come afferma Bruno Toscano, i Riminesi del Trecento sono fascinosi proprio in ciò che hanno di meno giottesco. La pittura costantinopolitana e balcanica rappresenta non solo una fonte di ispirazione stilistica e iconografica, ma sembra, a volte, reagire alle invenzioni riminesi. Un altro più lontano Oriente da indagare è quello dell'arte del tappeto che raggiunge, in Giovanni e nei pittori del nostro Trecento, vertici di commovente perfezione”.
Il ciclo si concluderà Venerdì 29 ottobre con Flavio Cuniberto, dell’Università di Perugia, che interverrà su “La Croce e la Gloria. Francescanesimo e pittura del Trecento”.