(Rimini) Quella del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, non è stata solo una visita per l’inaugurazione dei nuovi laboratori informatici del Campus di Rimini, ma l’occasione per incontrare e salutare per la prima volta il sindaco Jamil Sadegholvaad, la vice sindaca con delega all’università, Chiara Bellini e alcuni membri della nuova giunta riminese, tra cui Anna Montini e Francesca Mattei. Con loro anche i vertici di UniRimini, rappresentati dal presidente Simone Badioli e il direttore Lorenzo Succi, e il coordinatore del Campus di Rimini, Sergio Brasini. Proprio Sergio Brasini ha sottolineato lo stato di forma del campus di Rimini, testimoniato dai 101 nuovi iscritti al nuovo corso di laurea Magistrale in Nutrizione Umana, benessere e salute attivato nell'anno accademico 2021 – 2022.
Dopo le parole di ringraziamento di Ubertini ha preso parola il sindaco Sadegholvaad, spiegando come, “nonostante sia sindaco da pochi giorni e abbia mille cose da fare, una ce la ho ben chiara: l’Università di Rimini deve sempre più essere al centro dello sviluppo strategico di questa città nei prossimi 15 anni. Questo significa incrociare la pianificazione strategica istituzionale con le esigenze di una società come quella riminese, che sta uscendo con domande e bisogni diversi dalla più grave crisi pandemica dell’ultimo secolo. Il tema della sanità è al centro di ogni ragionamento. Per questo mettiamo sul piatto un programma ambizioso come One Health, che vede l’Università protagonista dei processi l'ideazione, progettazione, realizzazione. Ma non è solo questo. Il parco del Mare, la rete museale, devono sempre più incrociarsi con le dinamiche dell’ateneo. Sapete bene che, negli ultimi anni, il Comune di Rimini è stato abbastanza solo nel sostenere, anche economicamente, l’attività e il ruolo di UniRimini. Dico chiaramente che non solo non faremo un passo indietro, come hanno fatto altri Comuni e anche privati, ma ne vogliamo fare almeno tre in avanti. Considero l’Università una colonna portante del nostro futuro di comunità. E non tanto o non solo in ordine all’attività didatica ma proprio nella ricerca di un coinvolgimento e di una sinergia nei progetti di riqualificazione radicale di una città come Rimini che ha ambizioni europee”.