(Rimini) Nella settimana dal 1 al 7 novembre sono state registrate 1185 positività (4,2%) su un totale di 28.472 tamponi su residenti diagnosticati sul territorio romagnolo. Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+282). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da covid, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 94 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva. Nella provincia di Rimini, sono state 265 le positività registrate tra i residenti,273 i positivi in totale. Registrato un nuovo focolaio in strutture residenziali per anziani, 4 le classi in quarantena.
“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – mostrano una maggior circolazione del virus su tutto il territorio, comune a tutto il Paese, con un ulteriore aumento dei nuovi casi di positività. Anche sul fronte ospedaliero si registra un incremento dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari, ma grazie all’effetto protettivo dei vaccini nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale al momento resta ancora sotto controllo". In ricoveri, in pratica sono cresciuti del 4,4 % posizionandosi sui 94 in romagna, di cui 5 in terapia intensiva.
In questa situazione, "con le temperature più basse che ci costringono a vivere prevalentemente al chiuso, è ancora più importante accelerare con le vaccinazioni. Sul territorio aziendale il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento ma dobbiamo spingere sulle terze dosi che servono per rafforzare le nostre difese e alle quali tutti i cittadini romagnoli dai 60 anni in su possono sottoporsi anche senza la prenotazione, accedendo direttamente ai punti hub vaccinali. Raccomando anche agli operatori sanitari di fare il richiamo quanto prima. Così come dobbiamo continuare a insistere con le prime dosi e con chi ancora non ha completato il ciclo vaccinale perché la malattia è ancora pericolosa. Ognuno di noi può fare la propria parte, per proteggere sé stessi e gli altri: vaccinandosi e rispettando scrupolosamente le buone pratiche nella vita di tutti i giorni”.