#masterplanrn. O come farsi ricevere dal sindaco
Avviso ai naviganti. Abbiamo trovato la chiave che può aprire tutte le porte a palazzo Garampi, l’hashtag, la parola d’ordine, il “Libera Cornovaglia, Cornovaglia libera” del Comune di Rimini, anno domini 2013: masterplan. E’ proprio così. Per rendersene conto è sufficiente leggere il comunicato, a firma dell’ufficio stampa del comune, dopo l’incontro con i bagnini avvenuto martedì mattina.
La nota, dopo aver ufficializzato la costituzione della task force chiamata a rispondere ai dubbi degli operatori di spiaggia per semplificargli la vita (che ci sia bisogno di una task force a Rimini, per semplificare la vita dei bagnini, la dice lunga sulla burocrazia comunale), dà notizia che il sindaco avrebbe chiesto agli operatori di siglare un patto, una sorta di scambio tra il feudatario e i suoi sudditi, che più o meno recita così: io vi semplifico la vita in una situazione ingarbugliata, nata ovviamente “dall’evolversi del quadro normativo e fattori esogeni all’amministrazione”, ma voi, cari bagnini, vi mettere a lavorare, a studiare, a pensare, a liberare la vostra creatività ancora mai espressa. E per cosa? Per esso, il beneamato, idolatrato, unico oggetto dei sogni, anche erotici, di tutti tutti i cittadini riminesi: il masterplan. Progetti, progetti, progetti: questo vuole il nostro sindaco per dare vita al suo masterplan e disegnare la spiaggia del futuro, perché - così recita il comunicato - “non è mettendo una pezza, una proroga, una deroga e rimandando il problema della riqualificazione che si possono offrire servizi innovativi e di qualità ai riminesi e ai turisti”.
Ci permettiamo quindi un suggerimento a tutte le categorie, associazioni, imprese o comuni cittadini che da mesi cercano di parlare con il nostro sindaco e di varcare la famigerata porta “sempre aperta” del suo ufficio: d’ora in poi basta dire “Buongiorno, volevo parlare con il sindaco. Ho un progetto per il Masterplan”.