(Rimini) “Ritengo che la misura sia veramente colma e che un senso di paura strisciante ormai si nota in tutti coloro che passano per i viali della nostra stazione ferroviaria specie di notte”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello, che domenica sera è stato suo malgrado tra i “testimoni” dell’omicidio alla strazione del 73enne filippino, ucciso con una coltellata alla giugulare, pare senza movemnte da uno sconosciuto verstito di nero, veloce a dileguarsi nella notte e a far perdere ogni traccia.
“Ero sul viale della stazione alle 19,30 per accompagnare mio figlio studente al treno Intercity per Bologna delle 19,47 ed ho assistito all’arrivo delle prime pattuglie delle forze di Polizia all’altezza della pensilina dove riversava in una pozza di sangue lo sfortunato cittadino filippino rimasta vittima di un crimine efferato. Non ho proferito alcuna considerazione fino ad oggi, nemmeno sui social, per rispetto dello stesso e delle Forze dell’Ordine che stavano e stanno compiendo il loro lavoro con capacità, solerzia e sacrificio”.
Marcello ricorda anche “l’accoltellamento sull’autobus del settembre scorso” e di “aver assistito, sempre in diretta al tentativo di furto poco settimane fa di un monopattino davanti ad una scuola guida non lontana dalla Stazione da parte di ragazzini minorenni armati di coltellaccio e non curanti della presenza di passanti e del legittimo proprietario del monopattino stesso”. La situazione nella zona della stazione “non è più tollerabile e per tale ragione, pur ringraziando il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per le misure messe in atto da oggi, ho anche preferito analizzare quanto sta accedendo a Rimini in merito ai fatti criminosi con un amico criminologo”.
Marcello sulla questione della sicurezza dell’area della stazione interrogherà questa sera l’amministrazione comunale per chiedere: “posto fisso di forze dell’ordine ed armate nella zona stazione; illuminazione potenziata e video-sorveglianza speciale della stessa zona; utilizzo di unità cinofile ed anti-droga nelle zone più a rischio; utilizzo di Metal detector per il controllo e sequestro di armi bianche; pronta istituzione comunale di forme di polizia partecipata; pronta istituzione della cittadella della sicurezza nell’ex caserma Giulio Cesare”. C’è da dire che alcune di queste misure sono già state disposte dalla prefettura, come una maggiore presenza dleel forze del’odine e della videosorveglianza in zona e l’utilizzo di unità cinofile.