Elezioni Riccione, Rete civica si fa avanti: "basta tensioni"

Lunedì, 29 Novembre 2021

(Rimini) Rete Civica guarda "con attenzione a quelle realtà civiche e moderate con una storia alle spalle che possano vantare negli anni una costante presenza in città e lancia un appello affinchè si uniscano in un progetto comune". Così Marisa Grossi, referente riccionese della Rete, in vista del rinnovo dell'amministrazione comunale previsto il prossimo anno.

"Comunità d'intenti è la parola d'ordine fondamentale per la ricerca dell'interesse pubblico e non di quello di singoli privati. Gli elementi necessari alla costruzione di un progetto comune e credibile per un futuro di certezze a Riccione, passano proprio attraverso la ricerca delle realtà e dei soggetti che si impegnano e dedicano per una città che deve guardare avanti con l'ambizione di riunire finalmente la sua comunità", spiega Grossi. "Rete Civica, preso atto del clima di forte tensione in città, ritiene che il tempo dell'uno contro l'altro debba finire, così come l'improvvisazione di progetti inconcludenti o irrealizzabili creati al solo fine di mantenere il potere o peggio ancora nati "last minute" solo per "occupare" il potere". 
 
"Solo chi non guarda la realtà non si accorge che stiamo camminando tra le macerie di una stagione di veleni e di inutile odio. In un contesto cittadino così complicato può dare risposta solo un percorso di concreta passione e spessore umano che non ignori le esigenze di ogni singola parte della nostra città. Se saremo in grado di creare questa unità, potremo realizzare un progetto credibile ed attuabile eludendo i tentativi di tutti coloro che si presenteranno all' ultimo momento vantando diritti di discendenza o, peggio ancora, di possesso sul territorio. Se questo accadesse, la nostra comunità avrà perso una grande occasione.
Per questo motivo, Rete Civica non mette a tema la scelta del nome di un candidato sindaco ma il focus sarà la discussione del progetto da presentare ai riccionesi. In questo contesto, noi siamo pronti a sederci ad un tavolo che, ovviamente, non potrà che essere tondo".