(Rimini) Asl e amministrazione comunale si sono incontrati ieri per definire la "soluzione tampone" che permetterà al punto di primo intervento dell'ospedale Cervesi di rimanere operativo anche nelle ore notturne, turno messo in forse dalla carenza di personale. "La soluzione adottata per non interrompere la funzione consiste nell’inserire i medici dell’emergenza territoriale del turno notturno, che effettuano anche servizio di auto medica all’interno del punto di primo intervento", spiega la Asl Romagna.
La carenza di personale, spiega la Asl, è dovuta alla "mancanza di una programmazione che determina la carenza di laureati per sostituire i professionisti andati in quiescenza, fino al paradosso per le Aziende di non poter assumere in rapporto di dipendenza medici abilitati alla professione perché a sprovvisti di specializzazione". Anche in romagna, come in altre Als, si sono adottate soluzioni organizzative con lo scopo di “minimimazzione del danno", soluzioni che la sanità locale ha "condiviso con i professionisti e sottoposto agli amministratori locali, come appunto nel caso dei Punti di Primo Intervento”. Per quanto riguarda Cattolica, "a fronte di un numero di accessi tra i 10-15mila annui, alimentati in prevalenza nel periodo estivo, e rappresentati per l’85/90 per cento da codici di nulla o scarsa gravità (codici bianchi o verdi) il volume di attività era garantito da un organico medico e infermieristico autonomo".
La nuova organizzazione dell'organico pensata per le ore notturne andrà "ad integrare la copertura delle 12 ore diurne garantita dai medici del pronto soccorso e della continuità assistenziale di Riccione. Ad integrazione della copertura è stata istituita una guardia attiva notturna effettuata dai medici di medicina interna di Riccione e Cattolica, integrata con medici di anestesia e rianimazione che, all’occorrenza, in caso di visita sul territorio dei medici di Emergenza Territoriale , suppliranno ad eventuali accessi presso il punto di primo intervento".