FIERE SCOPPIATE, SVOLTA CARIM, EVASIONE E RICORSI, LA CARA SANATORIA, LA DARSENA ARRABBIATA, PARCHEGGI 'CAMORRISTI', MICHELANGELO E IL 'CANNIBALE'
Carim. 15milioni di euro dall’avvocato modenese Samorì
E’ la Voce a riportare la notizia che “La svolta per l’istituto di piazza Ferrari potrebbe arrivare grazie all’ingresso nella banca dell’avvocato Gianpiero Samorì, titolare della holding Modena Capitale spa e balzato negli ultimi tempi agli onori delle cronache per aver vinto – insieme a 234 soci – il ricorso al Tribunale civile di Modena annullando parte del Cda di Banca popolare dell’Emilia-Romagna insediatosi nel 2011. Samorì guida infatti i cosiddetti “ribelli” dell’istituto bancario riuniti nell’associazione Bper Futura di cui è presidente ”.
Continua Giovanni Bucchi a pagina 14: “E’ vero, come Modena Capitale siamo interessati a entrare in banca Carim e stiamo valutando una possibilità di partecipare a un aumento di capitale”, dice Samorì alla Voce. “Carim è una banca per noi molto interessante, con buone capacità di ripresa dopo questo periodo di commissariamento, per questo ci crediamo – continua -. Stiamo facendo ancora delle valutazioni, ma diciamo che potremmo dare una mano a percorrere l’ultimo miglio ”.
Fusione Fiere della Romagna. Battuta d’arresto
“Le posizioni sono piuttosto distanti, soprattutto quelle di Cesena rispetto a Rimini e Forlì. Il nodo del contendere ruota tutto intorno a Macfrut, la fiera più importante di Cesena, che il sindaco Lucchi, a due anni dalle elezioni, non ha nessuna intenzione di lasciare “emigrare” a Rimini. Se non dietro il corrispettivo di una valida alternativa. Proposta che, sia per metodo che per merito, Cagnoni si rifiuta di prendere in considerazione”, scrive Luca Cassiani a pagina 5 del Corriere.
Il problema come scrive il Carlino è che ”il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni ha chiesto agli amministratori di dare la possibilità, alla nuova società di gestione dei quartieri fieristici romagnoli (con Rimini ‘padrona’ e capofila, con il 51% delle quote), di poter spostare gli eventi da una sede all’altra, a seconda delle necessità e delle potenzialità”. E sulla riapertura della trattativa Cagnoni dice: “La vedo molto difficile. Il nostro era un ragionamento di tipo industriale. Cesena e Forlì, viste le dimensioni e le infrastrutture delle loro fiere, possono essere adattissime a manifestazioni che devono ancora svilupparsi e crescere. Eventi come Macfrut invece sono ‘maturi’ per la fiera di Rimini, e tra l’altro lo spostamento era già stato benedetto dagli operatori...». Per Cagnoni «finché prevalgono i campanili e le logiche politiche, sarà dura arrivare a un accordo»”.
Evasione, sfiorati i settanta milioni
“QUASI 70 milioni di euro il valore dei ricorsi presentati da cittadini e aziende nel 2011 alla commissione tributaria provinciale. La cifra di quel che in gergo si chiama «valore della lite - pura sorte» ammonta a 69.558.619,26. Cui vanno aggiunti 21.666.547,65 euro di sanzioni e interessi. Per un totale - segnalano da via Sigismondo - di 91,225.166,91 euro di evasione. «Una cifra superiore a quella dell’anno precedente», spiega Meris Tosi, direttore della commissione presieduta dall’ex presidente del tribunale di Rimini Pierfrancesco Casula”, scrive il Carlino a pagina 2.
Continua Mario Gradara: “Nel 2011 sono stati presentati alla commissione tributaria provinciale 838 ricorsi. Quelli pendenti al 1° gennaio 2011 erano 928. In tutto il ‘carico’ da affrontare nello scorso anno è stato di 1.766 ricorsi. Le sentenze e le ordinanze definitive emesse nel 2011 sono state 960. I ricorsi che restano tuttora pendenti sono 860. Questi dovrebbero andare in udienza in gran parte nel 2012. Un numero comunque in calo, seppur a fronte di un aumento della somme totale, anche grazie alla sanatoria che ha consentito di chiudere - in via volontaria - tutti i ricorsi per somme fino a 20mila euro, a fronte del pagamento di alcune centinaia di euro ciascuno. L’adesione a questo strumento messo a disposizione dallo Stato, anche per snellire l’intasata attività delle commissioni tributarie, è stata molto alta”.
Bagnini. Sanatoria in dirittura d’arrivo
“La “sanatoria” per i bagnini inserita nel regolamento comunale sulla compatibilità paesaggistica, che potrebbe arrivare la prossima settimana in commissione, non sarà modificata nel suo impianto generale. I 40-50mila euro a bagnino per “sanare” le strutture senza permesso, dai campi da bocce a tende e pedane, restano la spesa media prevista. Gli uffici del Comune non hanno ceduto più di tanto, nonostante le pressioni del Pd, e poche rassicurazioni sono arrivate dalla missione ravennate dell’assessore Roberto Biagini. Di sicuro, non ci saranno più deroghe alle strutture rimovibili e stagionali come ad esempio i giochi: quelle vanno tolte a fine stagione estiva e rimontate l’anno dopo“, scrive la Voce a pagina 11.
La camorra sui parcheggi cittadini
E’ il Carlino a svelare che “la società riminese, che ha in gestione (fino a maggio) i parcheggi di Rimini, ha scoperto che la Urbania, il consorzio di imprese cui aveva affidato nel 2008 la stessa gestione e manutenzione delle strisce blu, è stata interdetta dal prefetto di Napoli perché una delle ditte consorziate sospettata di aver avuto dei legami con personaggi della camorra”.
Rimini intanto rimane in attesa: “«Stiamo aspettando notizie e documenti dalla magistratura napoletana, a cui abbiamo già chiesto di fornirci informazioni — conferma Marcello Branchesi, dirigente di Agenzia Mobilità — E nel frattempo abbiamo chiesto lumi anche ai legali della società, che intanto continua a svolgere regolarmente il servizio». L’imbarazzo ad Agenzia Mobilità è notevole, ma Branchesi precisa subito che «il bando di gara vinto dalla Urbania si è svolto in maniera assolutamente regolare e trasparente. Tutto è avvenuto alla luce del sole. Per noi la notizia dell’interdizione della Urbania è stata un fulmine a ciel sereno»”.
Ici non pagata, darsene arrabbiate
Dopo l’annuncio di multe per le darsene del territorio e la multa da 670mila euro per la Marina di Rimini, scattano i primi malumori, come riporta Patrizia Cupo a pagina 11 del Corriere Romagna.
Michelangelo, il Crocefisso degli intrighi
A San Marino oggi verrà aperta una cassetta di sicurezza contente il famoso Crocefisso di Michelangelo, ma come scrive Natalia Encolpio a pagina 4 del Carlino: “Ma oggi Ciabattoni quando andrà nella filiale di Domagnano della «Euro Commercial Bank» a San Marino troverà il Commissario di legge Rita Vannucci e il corpo della Gendarmeria che sequestreranno la cassetta ed il suo contenuto: Crocifisso compreso. «Abbiamo disposto accertamenti e perizie per fare luce su quest’opera e su tutto quello che le ruota intorno — specifica Rita Vannucci —. Dobbiamo capire la sua provenienza ed anche il suo autore. Poi vanno chiariti anche i presunti legami con personaggi collegati al riciclaggio. Ho anche informato di tutto questo la Procura nazionale Antimafia». E così il Crocifisso sparito riapparirà: ma per poco. Si chiuderanno di nuovo le porte del caveu sizzero su quest’opera al centro di un giallo internazionale”.
IL CANNIBALE
Da segnalare sulla Voce IL CANNIBALE, sinergia tra il quotidiano e un gruppo di ragazzi liceali che ha dato vita a IL CREPUSCOLO, foglio di idee distribuito nelle scuole.
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