(Rimini) Si è tenuta oggi in Prefettura a Rimini la tradizionale cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro concesse dal presidente della Repubblica ai lavoratori che, per oltre venticinque anni, si sono particolarmente distinti per singolari meriti professionali. Tra i nuovi maestri del lavoro 3 sono della provincia di Rimini. Il prefetto, alternativamente affiancato dai sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti (Filippo Giorgetti, Stefania Sabba e Ronny Raggini) e alla presenza anche del console provinciale della Federazione nazionale Maestri del lavoro Flavio Paci, ha quindi proceduto alla consegna dei brevetti e delle “Stelle al Merito del Lavoro” a Andrea Bernardi (Pazzini stampatore editore s.r.l.), Alessandra Gandelli (Gardini per arredare s.r.l.), Franca Gualtieri (Top automazioni s.r.l.).
Nella stessa cerimonia il prefetto ha consegnato anche le Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, venendo affiancato alternativamente, dall’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica di San Marino Sergio Mercuri, dal direttore generale dell’Asl Romagna Tiziano Carradori, dal comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Mario La Mura, dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Luca Manselli e dall’assessore del Comune di Novafeltria Monia Amadei. Le onorificene sono state consegnate a: Bruno Rigoni (Capo Squadra Corpo Nazionale Vigili del Fuoco), Renzo Bianchi (Ispettore Logistico Strumentale esperto VV.F.), Andrea Boschi (Dirigente Medico Unità Operativa Malattie Infettive Rimini), Carmelo Carraffa (Comandante Compagnia Carabinieri di Novafeltria), Patrizia Claudia De Angelis (Viceprefetto Vicario).
Il Prefetto ha sottolineato "l’importanza - soprattutto nell’attuale contesto socio economico e nel contrasto alla pandemia - di avere come riferimento coloro che con encomiabile dedizione e spirito di servizio hanno fatto del lavoro il loro impegno quotidiano, divenendo positivi modelli di insegnamento e di stimolo per le giovani generazioni, persone che hanno dedicato la loro vita al lavoro inteso anche come strumento di particolare elevazione morale e straordinario mezzo per il consolidamento della cultura diffusa della legalità".