(Rimini) Nella settimana dal 20 al 26 dicembre tra i casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 6.214 positività (11,2%) su un totale di 55.502 tamponi. Si registra un sensibile aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+1209). In totale sono ricoverati 290 pazienti, di cui 24 in terapia intensiva.
Nel riminese sono stati 2.275 i nuovi casi registrati in una settimana, 3.956 i positivi attivi. Sono stati 4 i nuovi focolai registrati tra ospedalie case di cura, 56 le classi in quarantena la scorsa settimana. L’incidenza è di 653 positivi ogni 100mila abitanti nel distretto di Rimini e di 602 nel distretto di Riccione.
“In queste settimane, stiamo assistendo ad un aumento molto significativo dei casi - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Asl Romagna - il virus corre a ritmi molto sostenuti e il grande numero di contagi sta comunque determinando un aumento della pressione sugli ospedali. C’è comunque un dato che non dobbiamo mai perdere di vista e che ha cambiato il corso degli eventi rispetto ad un anno fa: il vaccino”.
Se “non fossimo partiti con la massiccia campagna vaccinale da un anno a questa parte, non avremmo retto alle nuove ondate che si sono succedute e oggi continueremmo a contare morti. Il vaccino non ha fatto finire la pandemia, i contagi possono esserci anche fra le persone vaccinate, ma un conto è avere sintomi simil influenzali e un conto è finire in ospedale e, ancora peggio in terapia intensiva, con gli esiti nefasti che tutti conosciamo. Ecco perché non ci stancheremo mai di ripetere che la prima risposta per frenare la pandemia è il vaccino. Ma da solo non basta”, sottolinea Altini.
“Ci preserva dalla malattia grave, ma non dal contagio. Occorre che, soprattutto in questo periodo di maggiore socialità, legata al momento festivo, si continuino ad adottare senza esitazioni tutte le misure che ben conosciamo: mascherine, distanziamento e igiene delle mani. E’veramente indispensabile per arginare questa fase di massima espansione del virus. Al contempo occorre accelerare con la terza dose e per chi ancora non si è vaccinato, ricordiamo che per le prime dosi l’accesso è diretto e non occorre la prenotazione”.