(Rimini) Dopo il lieve rallentamento registrato nel 2020 conseguente al lockdown e alla gestione delle problematiche legate all’emergenza pandemica, nell’anno appena trascorso è ripresa a pieno regime l’attività di controllo e contrasto all’abusivismo edilizio condotta dall'Ufficio Edilizia e Ambiente della Polizia Locale. Il 2021 si è chiuso con oltre 1.800 accertamenti che hanno portato a 200 comunicazioni di reato, frutto del lavoro che la polizia locale porta avanti insieme agli uffici tecnici, e che si concentra in particolare sulla verifica delle situazioni di abuso rispetto al mancato rispetto delle normative antisismiche.
“Si tratta di un’attività ormai collaudata e che ci consegna risultati importanti sul fronte del contrasto alle situazioni di abuso e di illegalità, che interferiscono con la sicurezza delle strutture - è il commento dell’Amministrazione Comunale – La collaborazione rodata tra gli uffici e la velocizzazione delle procedure di controllo e di regolarizzazione degli eventuali abusi accertati, diventano ancor più determinanti in questa fase e nei mesi a venire, in considerazione della ripresa del settore edile e del crescente numero di cantieri”.
I numeri nel dettaglio: 1.819 gli accertamenti svolti per i controlli dei cantieri di immobili e l'espletamento di indagini di Polizia Giudiziaria, in crescita rispetto al 2020 (1.657, +162); 1.126 gli atti di polizia giudiziaria redatti per il completamento delle notizie di reato e delle indagini di polizia giudiziaria (nel 2020 erano 1.003); 200 le comunicazioni di notizie di reato redatte a seguito degli accertamenti svolti, 38 in più rispetto all’anno passato (162); 122 è il totale delle violazioni contestate (109 nel 2020), di cui 88 per il mancato rispetto delle normative sismiche (+18) e 34 per mancanza del collaudo statico (-5); 7 le violazioni contestate per false dichiarazioni, confermando il dato del 2020; 10 le violazioni contestate per il mancato rispetto delle normative paesaggistiche, in netto calo rispetto allo scorso anno quando furono 27; 76 le deleghe di indagine svolte a seguito di disposizioni della Procura della Repubblica (contro le 58 dello scorso anno); 2 sequestri penali e 1 sequestro amministrativo di carattere ambientale, dato in calo rispetto al 2020 quando furono complessivamente 8 (4 e 4); 6 cantieri sottoposti a sequestro giudiziario e 2 cantieri edili controllati regolari. Importante anche l’attività sul fronte ambientale: 194 i sopralluoghi che hanno portato a contestare 55 violazioni, 30 in più del 2020.