(Rimini) È notizia dei giorni scorsi l’assegnazione a Santarcangelo di 5 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza per due progetti di rigenerazione urbana: l’ampliamento del centro sportivo con una struttura polifunzionale (3,6 milioni) e la ristrutturazione del Museo etnografico (1,4 milioni). L’attribuzione di questi fondi da parte dei Ministeri dell’Interno, dell’Economia e delle Infrastrutture è frutto di un lavoro che parte da lontano, con bandi diversi e precedenti rispetto al Pnrr. Lo dimostrano, ad esempio, le risorse incamerate per la riqualificazione degli edifici scolastici, ottenute grazie alla programmazione attuata dall’ente, all’individuazione di una figura dedicata e all’impegno collegiale e intersettoriale degli uffici.
La scelta delle opere da candidare, oltre alle Linee programmatiche di mandato, deriva dal monitoraggio delle esigenze attuato durante la pandemia, che ha evidenziato ancora di più l’esigenza di dotare la città di spazi idonei per ciascuna attività, evitando promiscuità come quelle attualmente esistenti tra scuola e sport. Il lavoro dell’Amministrazione comunale sullo sport, peraltro, non si limita al progetto per la nuova struttura polifunzionale, ma comprende una mappatura delle strutture su cui negli anni si è intervenuti costantemente – dal Circolo tennis alla pista di atletica – con un’attenzione che interesserà progressivamente tutto il territorio. Ma non tutti questi interventi, è bene sottolinearlo, rientrano nei criteri di finanziamento previsti dal Pnrr.
Con queste candidature, l’Amministrazione comunale ha messo al centro delle sue progettualità gli stessi valori alla base del Pnrr, presentandosi con una proposta credibile. A Santarcangelo sono presenti circa 50 società sportive, organizzate e competitive nelle rispettive discipline, che utilizzano le palestre delle scuole e a più riprese hanno manifestato l’esigenza di una struttura polifunzionale per svolgere al meglio la loro attività. La nuova struttura polifunzionale – una novità assoluta per Santarcangelo, di cui la città aveva bisogno – sarà un ulteriore incentivo alla crescita e al rafforzamento di queste società e allo sport in generale, fondamentale veicolo di benessere psicofisico e coesione sociale, in particolare per i più giovani, che l’Amministrazione comunale ha sostenuto anche recentemente con i voucher per le famiglie e i contributi alle società.
Quanto al Museo etnografico – tra i più all’avanguardia d’Italia al momento della sua istituzione, negli anni ’70 – con questo intervento potrà tornare allo splendore degli esordi. Da qualche anno il Met ha iniziato la sua trasformazione in un museo urbano, protagonista di una scena culturale innovativa: l’adeguamento strutturale, non più rinviabile, consentirà anche un aggiornamento agli standard contemporanei di accessibilità.
A chi dà per scontato l’arrivo di questi fondi a Santarcangelo, ricordiamo che l’Amministrazione comunale non solo si è fatta trovare pronta con due progetti da candidare, ma ha anche ottenuto il contributo massimo in rapporto alla popolazione residente. Il Comune porrà la massima attenzione sugli affidamenti relativi a queste due opere, come del resto su tutte le altre, e non accetta lezioni da chi consiglia senso della misura per poi prodigarsi in attacchi scomposti e accuse infondate.