(Rimini) Il Teatro Galli si immerge nelle atmosfere romantiche del primo Ottocento, con la rilettura teatrale di un grande classico a cui anche il cinema ha attinto, forte della modernità della sua scrittura e della sua storia senza tempo. La Stagione di prosa inizia il nuovo anno con "Orgoglio e pregiudizio" che vede Arturo Cirillo dirigere e interpretare la prima versione teatrale italiana del testo di Jane Austen. Quattro le repliche in cartellone, venerdì 14 e sabato 15 gennaio alle 21 e doppio appuntamento domenicale, alle 16 e alle 21.
Nel solco del lavoro fatto con i testi di Molière, Arturo Cirillo prosegue nella sua ironica demistificazione dei classici. La storia della famiglia Bennet, cinque sorelle da maritare nell'Inghilterra ottocentesca, narrata attraverso i dialoghi folgoranti tipici della Austen, è uno spunto irresistibile per Cirillo che spiega: "quel mondo dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la sorella perché i genitori sono prigionieri del proprio narcisismo, non mi sembra così lontano da noi. Soprattutto pensando a queste eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico, sottraendosi allo stesso tempo all'indecorosa condizione di zitelle. Anche se poi la povera e zitella Jane Austen si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un'amorosa dichiarazione d'appartenenza alla propria epoca. Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro".