(Rimini) Nella settimana dal 10 al 16 gennaio, tra i casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 37.043 positività (37.6%) su un totale di 98.401 tamponi (molecolari e antigenici).
Dopo quattro settimane di aumento si registra per la prima settimana una stabilità dei nuovi casi in termini assoluti (-2.000)). In totale sono ricoverati 467 pazienti, di cui 29 in terapia intensiva. Nel riminese, in particolare, si parla di 10.846 nuovi positivi (11.386 il numero comprensivo anche dei casi di non residenti diagnosticati sul territorio provinciale) e di, complessivamente, 19.480 positivi attivi. Sempre nel riminese, la scorsa settimana si sono registrati 5 nuovi focolai negli ospedali, 166 complessivamente le classi in quarantena.
“Dai dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – si evidenzia una stabilità dei nuovi contagi e anche sul fronte ospedaliero il tasso di occupazione dei posti letto da parte dei pazienti affetti da covid si mantiene stabile rispetto alla settimana scorsa, dopo più di dieci settimane di aumento. Certamente è un buon segnale, ma a fronte di un numero così alto di positività la situazione rimane ancora complessa, in particolare per i servizi di tracciamento e testing ancora sotto pressione nonostante l’immane sforzo da parte di tutti gli operatori sanitari, ma anche per i cittadini e tutte le famiglie visibilmente alle prese con le mille difficoltà del momento. Non dobbiamo mollare propria ora, occorre ancora grande attenzione e pazienza. Ricordo che da oggi, per i cittadini con assistenza sanitaria nella nostra regione e che abbiano già fatto la terza dose, è partita la sperimentazione dell’autotesting per inizio e fine isolamento in caso di positività utilizzando il Fascicolo sanitario elettronico. Si tratta di una sperimentazione utile introdotta dalla nostra Regione insieme alla possibilità per i cittadini di effettuare gratuitamente il tampone rapido di fine isolamento e quarantena nelle farmacie del territorio. Queste nuove misure dovrebbero consentire di allentare la pressione sui servizi impegnati nelle attività di tracciamento e testing. Nel frattempo proseguono a ritmo serrato le somministrazioni delle terze dosi e alla fascia 5 – 11 anni. Ricordiamo ancora una volta che per le persone dai 12 anni in su la prima dose è ad accesso diretto, in tutti i centri vaccinali, quindi non richiede la prenotazione”.