(Rimini) "Mi batto su questo tema da ormai 11 anni e la giunta nicchia ancora nonostante le promesse elettorali". Così il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello in merito alla commissione consiliare di ieri mattina, che ha avuto a tema il ripritisno di forme adeguate per garantire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, sopo la soppressione delle circoscrizioni avvenuta a suon di legge nel 2011. "Ho prodotto ben 6 interrogazioni, 4 mozioni e 3 proposte deliberative sull’argomento in cui ho sempre chiesto l’avvio di un tavolo di lavoro da parte di Giunta , Consiglieri , tecnici e cittadini sulla partecipazione di tutti alla Res Publica attraverso moderni e funzionali organi di Partecipazione Territoriale come accade a Ravenna , Forli ed in altre città omologhe sotto i 250 mila abitanti", ricorda Marcello.
"Al di là delle promesse della campagna elettorale anche questa Giunta attraverso le parole della vicesindaca Chiara Bellini, con delega in materia, ha dato risposte vaghe almeno oggi (ieri, ndr). Innanzitutto ha dimostrato di non conoscere la partecipazione e l’attività che veniva svolta dai Presidenti e consiglieri di Quartiere insieme a tanti cittadini in passato. Trovo poi paradossale definirli dei “centri di potere”. Certo lo erano, ma semmai per il PD ed ex Ds. Basti pensare che ancora oggi le chiavi delle sedi di alcuni centri civici li hanno i referenti storici del partito di maggioranza a Rimini ed usano tali luoghi per primarie, raccolte firme e diffusione di materiale elettorale".
La partecipazione "deve essere tutt’altro anche dei Civivo che svolgono un ruolo eccellente per il bene Città, ma non possono sostituire certo un organo di rappresentanza Territoriale come i vecchi consigli di Quartiere. Il ruolo primario delle nuove Circoscrizioni deve essere innanzitutto quello di “Palestra Politica” per le nuove generazioni con voto anche ai sedicenni. Solo un impegno sociale e civico insieme allo sport ed alle parrocchie può allontanare tanti giovani da “brutte” distrazioni. Trovo poi dispendioso l’aver affidato all’Università di Bologna uno studio sulla partecipazione territoriale , ma ben vengano nuove idee se valide".