PD IN MANOVRA. ELEZIONI VICINE E LONTANE
Scadenze elettorali pur di ordine diverso cominiciano a mostrare gli strani fili della politica che le collegano una all’altra.
La prima scadenza, e la più prossima, è quella che coinvolgerà il comune di Coriano per l’elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale. Già tutti sanno dell’ipotesi che i maggiorenti di PD e PdL stanno provando a portare avanti di un governo a due: un po’ per spirito dei tempi, un po’ perché il buco del bilancio spaventa chiunque e potrebbe comportare scelte dolorose e impopolari. Tutto dipenderà dalla possibilità di trovare un candidato non schierato su cui convergere. Assenti per il momento dai giochi la Lega e l’UDC. Per il Partito Democratico, a seguire la partita al fianco di Emma Petitti, ci sono Daniele Imola e Paolo Zaghini. Quest’ultimo per ovvi motivi di residenza e rappresentanza storica, Imola perché incaricato del PD per la Valconca e la zona sud. Un dossier importante dunque per l’ex sindaco di Riccione che, da un successo nell’operazione di Coriano, potrebbe ricavare una buona spinta verso quel seggio da senatore cui aspira. E questa, appunto, è l’elezione più lontana.
In palio il seggio che Sergio Zavoli lascerà finalmente libero e a disposizione dei politici locali. Ma anche le occasioni migliori hanno un loro lato rischioso. Soprattutto se qualcun altro sembra aver rivolto un identico pensiero alla stessa poltrona. Così capita che nei corridoi della politica, una volta ben più impermeabili di oggi, uno come Lino Gobbi, che qualche titolo lo potrebbe anche vantare, lamenti - guarda caso - un certo fastidio per il debole operato dell’ex-sindaco di Riccione in quel di Coriano. All’elenco dei candidati non si può infine dimenticare di aggiungere l’ex sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, l’unico che del proprio desiderio faccia candidamente bella mostra. Magari sperando che altri facciano e tessano trame per lui, come è sempre accaduto nei suoi anni da primo cittadino.
Per un sindaco che non faceva politica, a uno che ne fa troppa e non la fa fare a chi ne dovrebbe avere la competenza istituzionale, cioè il consiglio comunale. E’ ancora presto per cominciare a parlare della madre di tutte le competizioni elettorali in riviera e per adesso vale solo la pena ricordare l’articolo di ItaliaOggi, già ripreso la settimana scorsa, nel quale il giornalista Giorgio Ponziano, nom de plume di qualche funzionario di buon livello, riferendosi ad Andrea Gnassi scrive che "perfino il PD regionale, dopo la batosta di Genova in parte colpa dell’ormai ex sindaco, si sta preoccupando per come la città sta vivendo questa vacatio politica: un sindaco debole potrebbe essere preda dei vendoliani che da tempo parlano di intreccio tra politica e affari”.
Tra poltica e affari e, sempre, anche ambizioni personali.
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