(Rimini) Approvata all'unanimità dal consiglio dei ministri la riforma delle concessioni demaniali. I punti saldi della riforma sono lo sblocco delle gare, la tutela degli investimenti e delle piccole imprese familiari, il freno al 'caro-ombrelloni' per la tutela dei consumatori.
In particolare, sarebbe inserita nel testo una clausola secondo cui “la posizione dei soggetti che, nei cinque anni antecedenti l'avvio della procedura selettiva, hanno utilizzato la concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, nei limiti definiti anche tenendo conto della titolarità, alla data di avvio della procedura selettiva, in via diretta o indiretta, di altra concessione o di altre di attività d'impresa o di tipo professionale”.
La nuova legge favorirebbe una “forte spinta agli investimenti futuri collegati alla miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al “caro-ombrellone”, spiega l’Ansa. Nel dettaglio, “si dovranno dichiarare gli investimenti programmati, spiegare come si intende migliorare il bene demaniale ma anche come si vuole remunerare l'investimento, ossia quali tariffe si applicheranno. Un esempio? Il concessionario si impegna a investire 3 milioni di euro e stabilire una tariffa di 20 euro per due lettini e un ombrellone per i primi 3 anni, 22 euro per i successivi 5 e poi di 25 euro”, spiega Repubblica.it.
Prevista una proroga fino alla fine del 2023 e le gare per le nuove assegnazioni a partire dal 2024. Condizione per l’assegnazione sarà l’impegno da parte del concessionario di garantire il libero accesso al mare.Le concessioni rilasciate attraverso avviso di evidenza pubblica e nel rispetto delle regole europee “resteranno efficaci fino alla scadenza fissata, quindi anche oltre il 2023”.