A Rimini i primi profughi ucraini. Alcuni sono arrivati in auto, altri hanno raggiunto a piedi il confine con la Polonia e poi Rimini con bus o treni, altri arriveranno nei prossimi giorni, se ne attendono a centinaia. Lo racconta Marta Gladysheva 23enne pasticciera da tre anni a Rimini, lavora in un hotel. In questi giorni si è messa a cercare sistemazione per i suoi connazionali in arrivo (ilCarlino). Accogliere “è un dovere”, dice Corrado Della Vista, albergatore e referente di Riviera sicura (Corriere).
“Dobbiamo muoverci”. E’ l'invito che ci si ripete in questi giorni in comune e alla Caritas. “Abbiamo convocato un tavolo che da oggi sarà riunito in modo permanente. La prefettura attende le disposizioni da Roma”, spiega l’assessore Kristian Gianfreda. Allertata anche l’Asl per garantire assistenza sanitaria ai profughi ucraini (ilCarlino).
Da Rimini il sostegno all'Ucraina. Porteranno attrezzature per combattere e difendersi, come visori notturni, munizioni, radiotrasmittenti, giubbotti antiproiettile, caschi per chi è rifugiato nei bunker, ma anche i sacchi neri per i morti, oltre che a cibo, medicine e vestiti per i civili. Il punto di raccolta è al centro Post Service di via Tripoli (Corriere).
E’ morta dopo aver a lungo combattuto contro una malattia Maria Laura Angelotti. Avvocata impegnata in politica aveva contribuito negli anni Novanta a far partire l’esperienza di Forza Italia a Rimini (Corriere).
Claudio Cecchetto ha presentato il suo logo. Lo firma l’artista Marco Lodola: Un’onda blu, che rappresenta il mare di Riccione, accompagnata da un gruppo di cittadini in movimento (ilCarlino).
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