Sfrattati. Sette madri e otto bambini, tutti profughi dall’Ucraina, sono stati invitati a lasciare l'albergo dove avevano trovato rifugio. Dopo qualche giorno dal loro arrivo, infatti, i gestori hanno chiesto agli ospitati di andare a registrarsi in questura per potere accedere a tamponi, green pass e rientrare nell’ambito della convenzione che avrebbe portato gli albergatori a ricevere il rimborso (ilCarlino, Corriere).
“Non è stato facile ma l'abbiamo dovuto fare”. Hanno spiegato gli albergatori. “Per oltre una settimana abbiamo fatto la nostra parte, accogliendo queste persone e lo abbiamo fatto felici di aiutare chi aveva bisogno, sono madri con figli e noi siamo i primi a capire la gravità della situazione, però non potevamo andare avanti”. Poi infatti “sono arrivati i primi turisti per la Rimini Marathon e i profughi, purtroppo, non sono stati ancora registrati, non avevano tampone, non avevano green pass, mi dica lei cosa dovevo fare” (Corriere, ilCarlino).
Tutto risolto? Gli ucraini non hanno accusato gli albergatori. Le pratiche per la registrazione in prefettura pare infatti fossero in ritardo. “La situazione non è facile per nessuno, per fortuna l'intervento della polizia è stato risolutivo, perché stiamo parlando madri e bimbi piccoli”, spiega Dmytro Payusov, dell'associazione People for Ukraine. Il gruppo dopo essersi presentato con le valigie davanti alla prefettura è stato fatto rientrare in albergo, dopo il tampone a mamme e bambini. Oggi saranno registrati (Corriere, il Carlino).
Tratta di profughi, albergatore a processo. Prima degli ucraini, tra il 2013 e il 2014 in fuga dalla guerra arrivarono in Italia i siriani. Proprio un imprenditore di origine siriana, naturalizzato italiano e residente da anni nel riminese sarà processato perché avrebbe favorito l’ingresso clandestino in Europa dei connazionali (ilCarlino, Corriere)
Rimini marathon: festa per 10mila corridori. L’appuntamento torna dopo due anni a causa dello stop dettato dalla pandemia. Al via della 42 chilometri e della 'ten miles' in 4mila con sindaco Jamil Sadegholvaad e assessore allo sport Moreno Maresi. In 5mila hanno partecipato alla ‘family run’ su otto chilometri (ilCarlino, Corriere).
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