(Rimini) Il professore di lettere più amato d'Italia e seguitissimo dai giovani, Alessandro D'Avenia, arriva il 2 aprile al Palazzo dei Congressi di Riccione. Ad ospitare il terzo evento de La Riccionese - Conversazioni e contemplazioni alle ore 21.00, sarà la Sala Concordia, ad introdurre e dialogare con lui in racconto teatrale sarà il poeta e scrittore Davide Rondoni, curatore della rassegna dedicata al Centenario del Comune. Un appuntamento attesissimo e molto attuale dal titolo "L'appello: a che serve la scuola?". Quarantaquattro anni, palermitano, insegnante di liceo a Milano, scrittore e sceneggiatore, dal suo romanzo d'esordio nel 2020, 'Bianca come il latte, rossa come il sangue', D'Avenia ha riscosso un grande successo tra i teenager con una serie di successive opere tradotte in tutto il mondo. Ogni lunedì dalle pagine del Corriere della Sera dialoga con i lettori nella rubrica "Ultimo banco".
Noto per la capacità di avvicinare ai libri i più giovani, a proposito della rappresentazione che porterà a Riccione ispirata al suo ultimo romanzo, L'appello, afferma - "Ho sempre raccontato la scuola non solo come tappa della vita, ma come sua permanente rivelazione. La salute di una comunità si misura da come si prende cura delle persone: ospedali e scuole". La scuola ideale del protagonista del romanzo, che coincide peraltro con quella di D'Avenia, non è quella delle verifiche a sorpresa e dell'autorità fine a se stessa, ma quella di un'alta istituzione con un compito importantissimo: educare e insegnare i giovani a mettere tutto in discussione per giungere alla verità. Per diventare adulti senza scappare di fronte alla vita, qualunque sfida si ponga dinanzi agli occhi. Dal suo ultimo libro è stato tratto uno spettacolo teatrale con la regia di Gabriele Vacis, in cui gli alunni del romanzo sono interpretati da giovani studenti di teatro, allievi della scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.
Sulla stringente attualità di tematiche come giovani e scuola, interviene il curatore de La Riccionese Davide Rondoni "Oggi anche a fronte di vicende di cronaca efferata, a tanti disordini e muti disagi, molti commentatori sembrano destarsi dal sonno e comprendere che esiste un'emergenza educativa. I giovani sono la bomba su cui siamo seduti, scrivevo 20 anni fa, e pochi altri tra cui Alessandro D'Avenia, hanno dedicato tempo ed energie a mettere a fuoco il problema. Riccione città amata dai giovani di varie generazioni non poteva non dedicare un appuntamento de "La Riccionese" a questo tema".
"Dopo la libertà di informazione e la solidarietà a favore dell'ospedale Ceccarini non poteva mancare, nell'ambito della rassegna dedicata al Centenario, un appuntamento rivolto ai giovani e alla scuola con un volto e un educatore di grande successo come D'Avenia - commenta l'assessore ai Servizi Educativi con delega al Centenario, Alessandra Battarra - "E volentieri faccio propria la sua affermazione 'La salute di una comunità si misura da come si prende cura delle persone con ospedali e scuole' perché specchio fedele della strada intrapresa da anni da questa amministrazione per realizzare scuole belle e innovative dal punto di vista pedagogico, oltre che strutturale, ma anche vicina al suo ospedale e alla sanità in generale. Sono certa che anche questo incontro sarà motivo di stimolo e riflessione per i nostri ragazzi e il loro futuro".