(Rimini) Inseriva le dosi confezionate nella sua buchetta delle lettere e poco dopo, passavano i clienti a prelevarle, lasciando nella cassetta una banconota da 50 euro. Un'attività che un giovane di nazionalità italiana faceva nel condominio della propria abitazione in pieno centro urbano, senza curarsi dei vicini di casa. Sono stati loro infatti, insieme ad altri residenti della zona, a notare lo strano via vai e ad avvisare la Polizia Locale di Rimini. È iniziata così l'indagine degli uomini in borghese della squadra Giudiziaria, che lo scorso venerdì pomeriggio ha concluso un'altra operazione importante di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l'arresto di un giovane italiano colto in flagranza di reato.
Lo stavano seguendo già da un po' con diversi servizi di pedinamento e osservazione, notando lo strano movimento di persone introno alla buchetta delle lettere. Così, nel turno pomeridiano del primo aprile, la squadra in borghese - atteso l'intervento dell'unità cinofila - ha deciso di entrare in azione, fermando il sospetto e procedendo alla sua perquisizione personale. Nelle mani il 30enne aveva ancora una busta in plastica che conteneva 108 grammi di marijuana, da lì gli agenti hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare. Nell'abitazione il fiuto del cane antidroga, ha consentito agli agenti di rinvenire altri 40 grammi di cocaina, nascosta tra il bagno e l'angolo lavanderia, oltre a due bilancini di precisione di cui uno, sul tavolo della cucina ancora sporco di cocaina e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi.
Al termine dell'attività investigativa il cittadino italiano è stato tratto in arresto con la denuncia di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (come prevede l'art. 73 del DPR 309/90) e trattenuto dalla Polizia Locale, in attesa di comparire davanti al Giudice del Tribunale di Rimini. A suo carico gli agenti hanno proceduto anche al sequestro penale, sia della droga rinvenuta con il materiale utilizzato per il confezionamento, che della somma di euro 330, che il giovane aveva con sé, ritenuta provento dello spaccio.