(Rimini) Secondo appuntamento, venerdì 8 aprile, con la rassegna filosofica Ritratti d'Autore. A salire sul palco del Cinema Teatro Astra sarà il filosofo-jazzista Massimo Donà, che proporrà un ritratto di Andy Warhol e la Factory. Con Warhol e la sua Factory l'arte occidentale cambia radicalmente direzione. Basta con la volontà di eccezionalità, basta con la pretesa di offrire alla normalità dell'esistere l'illusione di un'alterità costitutivamente impossibile. Ora sono l'artista e la sua naturale eccezionalità ad offrirsi, inerti, alla normalità della prassi, alle sue vuote teleologie, alle sue leggi perverse, e quindi a farsi esempio di una ritrovata e ormai denudata normalità.
L'artista non guarda più oltre il velo del fenomenico, non taglia più lo spazio finito della temporalità cronologica, in cerca dell'eterno, quasi a voler svelare l'originaria in-finitudine da cui proviene il brusìo che si agita tra le pieghe del fenomenico (come sembrava convinto di dover fare Lucio Fontana). L'artista ormai guarda al proprio mondo; lo incornicia, ne mostra la naturale straordinarietà. Mostra la straordinarietà della norma; l'eccezionalità del più banale. Ne amplifica la potenza, e ne potenzia l'effetto; funge quasi da sua miracolosa cassa di risonanza.
Questo, in sostanza, è quanto avrebbe fatto Andy Warhol e quanto racconterà il secondo relatore della rassegna filosofica in cinque appuntamenti curata da Gustavo Cecchini. Massimo Donà è professore ordinario di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È anche uno straordinario musicista jazz, con diversi album all'attivo. Tutti gli appuntamenti sono in programma al Cinema Teatro Astra, con inizio alle ore 21:00. L'ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti, secondo le norme vigenti.