Tutto esaurito per l'anteprima riminese del film su padre Marella

Mercoledì, 06 Aprile 2022

(Rimini) Tutto esaurito per le due anteprime riminesi del film 'La Sorpresa - L’eccezionale storia di Padre Marella' a Rimini, ieri al cinema Fulgor e stasera al Multiplex Le Befane. Entrambe le serate, proposte alla cittadinanza dal Rotary Club di Rimini, all’interno delle iniziative sociali che mirano alla promozione della cultura e in particolare degli artisti del territorio. Il film del regista riminese Otello Cenci, presentato il 16 dicembre a Bologna, ed è stato prodotto dall’Arcidiocesi di Bologna.  

Il lungometraggio, realizzato grazie ad un’attività di fundraising, ha per protagonista Padre Olinto Marella: nato il 14 giugno 1882 a Pellestrina e trasferitosi a Bologna negli anni 40/50 dove, in periodo di guerra, salvò centinaia di ragazzi dalla fame e dall’abbandono fondando la Città dei Ragazzi. Nel film, la figura del terziario francescano viene presentata attraverso gli occhi di Filippo, un ragazzo che attraverso i racconti della madre scopre come il nonno Ivo fosse un orfano, proprio come lui.

A crescerlo fu Padre Marella, un personaggio davvero eccezionale: filosofo, mendicante, professore stravagante, salvatore di ebrei partigiani, ma soprattutto Padre per moltissimi ragazzi abbandonati. A interpretare il sacerdote, beatificato il 4 ottobre 2019, l’attore Stefano Abbati, che ha lavorato con grandi registi come Giuseppe Ferrara, Nanni Moretti e Marco Tullio Giordana.

La produzione ha avuto inizio con una vera e propria “Chiamata alle arti”, che ha coinvolto oltre 350 giovani, in un laboratorio cinematografico alla scoperta di una figura così emblematica in particolare in un momento storico come quello che stiamo vivendo. I gruppi di lavoro sono stati guidati da esperti professionisti che, nonostante le enormi difficoltà dettate dalla pandemia, sono riusciti ad appassionare i ragazzi, portandoli fino al compimento del lavoro. Un risultato senza dubbio eccezionale e sorprendente per gli stessi professionisti.

L’ingresso ad entrambe le serate, nel rispetto delle norme anticovid, era ad offerta libera e il ricavato è stato interamente devoluto in favore delle popolazioni ucraine.