(Rimini) L'eolico offshore al largo di Rimini è stato oggetto del question time questa mattina in consiglio regionale. Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, in particolare, ha presentato un'interrogazione a risposta immediata in aula per sapere "se la giunta regionale condivida il progetto di una centrale eolica offshore al largo di Rimini, con distanza dal litorale tale da annullarne o ridurne fortemente la visibilità dalla costa, contribuendo all'incremento della quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili".
Le modifiche rispetto al progetto iniziale, ha spiegato Piccinini, "terrebbero conto delle perplessità finora registrate, in particolare rispetto alla distanza dalla linea di costa, che sarebbe spostata da 6 a 9,5 miglia per il primo impianto, arrivando a 18 miglia per quello più lontano, riducendo fortemente l'impatto visivo. Le pale sono state inoltre ridotte da 59 a 51. Il progetto è stato presentato al ministero competente e al Comune di Rimini. L'impianto dovrebbe corrispondere a una potenza di 330 MW con possibilità di produzione su base annua di circa 710 GWh, che potrebbe soddisfare il fabbisogno elettrico di un territorio urbanizzato attorno ai 120mila abitanti. L'Istat ha rilevato che nel 2019 l'Emilia-Romagna è fra le ultime posizioni per consumo di energia da fonte rinnovabile, che nell'anno dell'analisi è stata pari solo al 20,5% dei consumi complessivi nel nostro territorio. L'eolico offshore può rappresentare per la nostra regione una fondamentale modalità di produzione di energia da fonte rinnovabile, affiancandosi in modo efficace alle prospettive legate al fotovoltaico".
A rispondere è stato l'assessore allo Sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla. "La società Energia wind 2020 ha presentato istanza per l'autorizzazione nel marzo di due anni fa. Trattandosi di un impianto offshore non è richiesta l'intesa regionale ma le autorizzazioni competono ai ministeri competenti. Se il progetto sarà variato servirà la Valutazione di impatto ambientale (Via) ministeriale e a quel punto dovrà essere coinvolta anche la Regione che potrà esprimere la sua posizione. Poniamo grande attenzione al piano energetico e per questo vogliamo coinvolgere anche i territori e questa Assemblea".
La consigliera si è detta soddisfatta. "La risposta dice che c'è una volontà precisa di andare verso le rinnovabili per arrivare al 100% entro il 2035. Abbiamo bisogno di piccoli e grandi impianti, come l'eolico offshore. Il progetto di Energia wind, così come modificato, è un buon compromesso anche per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici e aiuterà a raggiungere l'indipendenza energetica con ricadute anche turistiche se opportunamente valorizzato. I vantaggi saranno per tutto il nostro territorio".
Esprime soddisfazione per l'apertura a favore della realizzazione dell'impianto eolico offshore a Rimini da parte dell'assessore Colla nel corso dell'assemblea legislativa di stamani anche Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. "Le sue parole fanno seguito all'incontro della scorsa settimana tra il sindaco e l'assessora alla transizione ecologica di Rimini con i rappresentati di Energia Wind 2000, la società che ha proposto al Ministero delle infrastrutture il progetto della centrale eolica offshore al largo della costa riminese. Speriamo che finalmente si sia avviato un confronto costruttivo per realizzare questo progetto".
È noto che" Europa Verde da anni sostiene la necessità di realizzare questo impianto per concretizzare nella nostra regione la transizione energetica a favore delle rinnovabili. I tempi ci sembrano maturi per realizzare il progetto di riviera adriatica eolico-solare, un progetto che oltre a rispondere alla lotta ai cambiamenti climatici e all'obiettivo di autonomia energetica nel nostro paese può diventare anche un brand efficace per attirare l'attenzione dei turisti nord-europei notoriamente molto sensibili alle questioni ambientali. Nei mesi scorsi anche esponenti della Giunta avevano espresso perplessità rispetto al temuto impatto sulla skyline dell'impianto eolico off shore di Rimini. Le parole odierne dell'assessore Colla sul nuovo assetto dell'impianto che viene allontanato dalla riva rispetto al progetto precedente hanno aperto la strada a una valutazione positiva che ne favorirebbe la realizzazione. In Emilia-Romagna si prenda esempio dalla Puglia dove a Taranto qualche giorno fa è stato inaugurato il primo impianto eolico off shore italiano e di tutto il Mediterraneo. Speriamo che questo impianto inauguri un percorso virtuoso che potrebbe trasformare i mari italiani nell'hub del sud Europa per l'energia eolica grazie anche alle nuove tecnologie del settore offshore più performanti che in passato".