Elezioni, Pini furioso. Aeradria: pagare i creditori, mandare a casa Masini e privatizzare o il Pdl vota contro. Benedetto XVI, l’omelia di don Valgimigli. Miserocchi solidale con Sanese. Sacerdote accusato di violenze
Aeradria, in Provincia e Comune il Pdl non vota più per gli aumenti di capitale. “Ieri in Provincia, in commissione, il Pdl ha votato contro l’atto con cui si deliberava finalmente il pagamento ad Aeradria per la ricapitalizzazione. «Troppe volte abbiamo teso la mano, ora basta — rincarano la dose Alessandro Ravaglioli e Franca Mulazzani — sui conti veri di Aeradria ci hanno detto solo bugie». «L’aeroporto — attacca la Mulazzani — è praticamente in liquidazione dall’estate»”, ilRestodelCarlino (p.6).
Capofila è il deputato, candidato, Sergio Pizzolante. “Non sosterremo i piani insensati di cui si sta parlando. Dovrà essere previsto senza meno un cospicuo rimborso di credito, o una conversione in azioni, ai fornitori. Chiediamo inoltre le dimissioni immediate del presidente e della dirigenza e, terza condizione, un progetto serio e concreto di privatizzazione”, NuovoQuotidiano (p.8).
“Aeradria come Monte dei Paschi. “E’ lo stesso metodo utilizzato dal Pd” attacca il deputato, che precisa di “non riferirsi al versante giudiziario della vicenda”. “L’impostazione politica delle amministrazioni di sinistra punta a fare prevalere la logica del controllo di partito a quella del mercato - incalza - come il Pd controlla la Fondazione di Siena che poi controlla la banca, così succede con Aeradria. Il percorso è lo stesso, il risultato simile”. Ossia, chiosa il candidato del Pdl - ‘spalleggiato’ dalla consigliera provinciale Franca Mulazzani e dal capogruppo a Rimini Alessandro Ravaglioli - una situazione debitoria di estrema difficoltà e un piano industriale da presentare in Tribunale dove si prevede il taglio dei passeggeri di quasi la metà (fino a 550mila) per raggiungere il pareggio economico, oltre alla drastica riduzione dei costi di personale, organi sociali, gestionali e di marketing”, LaVocediRomagna (p.15).
“Ravaglioli invece punta il dito sulla società di consulenza (Skema) ampiamente utilizzata nel riminese. «Una ragnatela che diventa un po’ imbarazzante, ci fossero almeno i risultati... Non sarà l’unico studio a Rimini, sarebbe meglio indire bandi». La Mulazzani infine si chiede come mai nessuno si sia impegnato con determinazione a cercare il coinvolgimento di San Marino”, CorriereRomagna (p.6). Il piano proposto dalla società al giudice, inoltre, ipotizza di rimborsare ai creditori “il 20-30 per cento”, “significa fare fallire le aziende”.
Intanto, “i lavori del Trc si avvicinano alle case. In questi giorni sono infatti giunti in zona Lagomaggio, interessando in particolare un fabbricato di pochi metri quadrati in via Serra, una sorta di rimessa adiacente la ferrovia, posta sul retro di una palazzina, spazio che sarà liberato in quanto destinato al passaggio del trasposto rapido costiero. Preoccupazioni e timori si risvegliano tra la gente del posto, da tempo in lotta contro l’annosa questione del Trc”, NQ (p.8).
Benedetto XVI. IlCarlino intervista i sarti del Papa che tra qualche giorno andrà in pensione. Sono di Santarcangelo, (p.9). Inoltre, ieri “don Domenico Valgimigli della parrocchia della Riconciliazione, in via della Fiera, ha voluto parlare del Santo padre ai propri parrocchiani nella messa pomeridiana, il primo giorno delle ceneri. «Il Papa ha dato un segnale alla chiesa scombussolando i centri di potere. E’ un segno per tutti noi e non è certo confinato a Roma, ma giunge ovunque, anche qui, nella nostra chiesa e non solo, e ci coinvolge». Seguendo le parole di don Domenico, l’annuncio del Papa non appare affatto casuale nella scelta di farlo a ridosso della quaresima. «OGGI inizia un periodo che i cattolici devono usare per spazzare via le false risposte, smascherare i falsi idoli, e credo che proprio per questo sia importante il messaggio che il Papa ci ha voluto affidare. E’ stato un Santo Padre rivoluzionario e il suo gesto è rivoluzionario». Per don Domenico la ricaduta della decisione di Papa Ratzinger va oltre anche alla stessa Chiesa, e deve finire con il coinvolgere anche i centri di potere con i quali tutti hanno a che fare quotidianamente”.
Inchiesta sulla sanità lombarda. “Le spese per «organizzazione di cene e convention nell'interesse di Formigoni durante le edizioni del Meeting di Cl», il coinvolgimento nell'inchiesta di Nicola Sanese, riminese, dirigente della Regione Lombardia. Tocca su più fronti anche Rimini la vicenda Maugeri, il ciclone che ha colpito il potente governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Martedì l'annuncio da parte della Procura di Milano della chiusura delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, per 17 persone. L'accusa è pesante: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione… Sanese, segretario generale della Regione, secondo la Procura di Milano avrebbe fatto parte dei fedelissimi del governatore che avrebbero avallato «erogazioni» in favore della Maugeri e del San Raffaele anche «contro il parere dei funzionari della direzione generale della sanità». Il Pdl riminese lo difende a spada tratta. «Voglio esprimere tutta la mia solidarietà, il sostegno, la fiducia incondizionata per l’uomo e il tecnico che in questi anni è stato il fiore all’occhiello del nostro territorio nello scenario amministrativo nazionale» scrive in una nota il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi. «La sua storia politica, la condotta rigorosa che conosciamo parlano per lui – continua - in tanti anni mai una volta è venuto meno al perseguimento del bene comune, con una integrità morale che è stata d’esempio per tutti quelli che, come me, lo hanno avuto come riferimento»”, NuovoQuotidiano (p.11).
A Rimini LegaNord morta? Macché, resuscitata da LaVoce (p.16) con l'intervista a Gianluca Pini “che bolla come “falsità” le indiscrezioni sulla situazione riminese dei padani pubblicate ieri da La Voce. Indiscrezioni che confermiamo tutte, fino alle virgole. Pini è una furia, vuole dire la sua e una volta calmatosi scandisce le parole. Ne ha per tutti, a partire da chi scrive. La Lega Nord a Rimini non sta facendo campagna elettorale, perlomeno non ci sono banchetti, non si vedono iniziative politiche locali come accaduto invece per le comunali del 2011. Conferma? «Affermazioni ridicole. In piazza ci siamo tutto l’anno. La campagna elettorale non passa solo dai gazebo. Le elezioni politiche si giocano sui media e noi abbiamo investito molto sui media - radio, tv e web - e su incontri con le categorie economiche e sociali. Poi c’è gente idiota che si finge leghista solo per far danno, che getta veleno, capita. E’ più grave il fatto che qualcuno dia spazio a certe stupidaggini». E giù con una lunga intervista corredata, a onor di cronaca, da istruzioni per l’uso in fondo al pezzo: “(Le frasi riportate sono quelle scritte e spedite via mail dall’onorevole. Il quale, prima di rispondere alle domande, si è lasciato andare a gentili ed eleganti considerazioni su questo giornale, il suo direttore e l’articolista in questione). Giovanni Bucchi”.
Sacerdote milanese accusato di violenza a Rimini. “SACERDOTE imputato di violenza sessuale nei confronti di due suoi alunni. La procura di Rimini ha già chiesto il rinvio a giudizio per un sacerdote, di 45 anni, residente nel milanese, il quale, secondo l’accusa, avrebbe molestato due 20enni, e uno degli episodi si sarebbe consumato proprio qui a Rimini, in occasione di un viaggio di studio. Contattato al telefono, il prete però cade dalle nuvole e sostiene di non sapere nulla di questa vicenda. «A Rimini — dice solo — ci sono venuto da piccolo con mia nonna, in una pensione di viale Cormons, poi non ci sono più stato». I FATTI risalgono al periodo tra il 2005 e il 2007, ma è soltanto nel luglio del 2011 che il primo giovane decide di presentare alla magistratura milanese una denuncia”, ilCarlino (p.7).