(Rimini) La candidata sindaco di Riccione Daniela Angelini ieri ha incontrato gli operatori del Porto. Un appuntamento di ascolto e confronto per la candidata che, accompagnata dalla sua squadra, ha voluto ribadire ai tanti presenti le modalità di lavoro una volta che sarà nominata prima cittadina. “Ho voluto raccontare agli operatori, che per una città di mare come Riccione la zona portuale è al centro della nostra visione di nuova città. Per questo dovremo rivedere totalmente il masterplan presentato dall’amministrazione uscente: progetto, calato dall’alto e non condiviso con gli operatori e la città”. Per Daniela Angelini sostenuta da una coalizione composta da 6 liste, il Porto dovrà diventare infatti il vero fiore all’occhiello di una progettazione condivisa della città.
“Il Porto di Riccione diventerà una bomboniera – ha detto Daniela di fronte agli operatori della zona - È questo il termine che amiamo utilizzare per definire il nostro Porto pensando al futuro. Oggi è un buco nero della città, per la trascuratezza che l’ha pervaso in questi ultimi anni. Non abbiamo intenzione di introdurre progetti faraonici, il nostro obiettivo è quello di perseguire fin da subito la strada di un nuovo piano del porto in grado di sistemare questa zona che ha tutte le potenzialità per diventare un'attrazione turistica anche grazie agli operatori che qui investono. Siamo pronti a progettare e sviluppare con gli operatori che ci vivono e ci lavorano ogni giorno. Un progetto di sicuro impatto estetico ma non invasivo. A tutela delle coste limitrofi e soprattutto della conformità di ingombri di quello che resterà un porto turistico ma non tralasciando la bellezza, la garanzia dei servizi e l’impatto ambientale”.
Sugli investimenti del passato, Daniela Angelini è stata chiara:“I riccionesi hanno già pagato un masterplan, un progetto che, come si evince dal confronto di ieri, non risponde pienamente alle esigenze degli operatori. Terremo conto di quello studio come punto di partenza per una riprogettazione che faremo assieme agli operatori tutti che vivono da sempre quella realtà. In questo modo non perderemo le risorse economiche già impiegate"