(Rimini) "Se qualcuno si dovesse essere reso protagonista degli episodi criminosi riferiti dalla cronaca, dovrà essere personalmente perseguito nelle opportune sedi" ribadisce Loreno Marchei, consigliere comunale della Lega a Rimini. Marchei però appoggia anche le paole del sindaco Jamil Sadegholvaad in merito alle polemiche scatenate dalle segnalazioni di molestie avvenute a Rimini in concomitanza con l'adunata nazionale degli Alpini. "Ha ragione il sindaco di Rimini ad evidenziare che, sugli alpini, si è però creato un clima preoccupante", ribadisce Marchei.
"Ha altrettanto ragione quando si augura che l'Adunata torni nella nostra città il prima possibile. Lo dico in primis come cittadino che nei giorni scorsi ha avuto l'onore di conoscere meglio un folto gruppo di alpini ospitato nella Parrocchia che frequento, ed ascoltarne il richiamo alla loro storia, ai loro valori ed alla loro importante opera di sussidiarietà svolta in tempo di pace: forti e radicati concetti di fratellanza, senso del dovere e del servizio per la comunità ed il territorio, evidentemente sconosciuti a chi oggi critica con sconcertante superficialità".
"Lo dico come cittadino che, dopo anni, soprattutto dopo gli ultimi due, ha finalmente visto la nostra Rimini tornare ad essere la capitale dell'ospitalità, e tante attività ricettive finalmente lavorare, generando lavoro e benessere, non solo economico: è sotto gli occhi di tutti il buonumore trasmesso dal sorriso degli alpini che, spesso con le loro famiglie, hanno invaso la nostra città e che si sono accampati in ogni suo angolo".
"Lo dico, infine e soprattutto, come operatore giuridico, a cui è stato insegnato che, di uno stato di diritto fondato sulla presunzione di innocenza, l'eventuale responsabilità penale è personale, e non si fonda certo su strumentali, ridondanti e tardive polemiche mediatiche intrise di ideologia, che mirano evidentemente a tutto tranne che a circoscrivere fatti e responsabilità, o di sobillazioni a mezzo social nei confronti dell'intero Corpo degli Alpini che, da ben oltre un secolo, serve ed onora il nostro Paese svolgendo un'incomparabile opera sociale, educativa e di memoria storica".
Se qualcuno "si dovesse essere reso protagonista di episodi di violenza o molestia questo lo accerteranno le Autorità competenti, non certo alcune associazioni a cui nulla importa di ledere non solo la storica immagine del Corpo degli Alpini, ma ancor prima della nostra città, noncuranti del fatto che già, dato il clamore della polemica salita agli onori della cronaca nazionale, Rimini è purtroppo passata dall'essere Capitale dell'ospitalità a quella della strumentalizzazione ideologica".
Per Marchei, "è peraltro inaccettabile che la polemica contro tutti gli Alpini, sia stata innescata ed alimentata da sedicenti associazioni quali Casa Madiba, già classificate tra i centri sociali più pericolosi d'Italia e resisi protagonista, con i suoi componenti, di gravi e ripetuti episodi di violenza contro chi non la pensava diversamente. Se le accuse di cui oggi tanti si parla non dovessero essere oggetto di conferma in sede giudiziale, chi pagherà i danni all'immagine della nostra città?".