"Questa mattina, durante la II commissione consigliare, ho spiegato come sulla seconda tratta del Metromare, quella che va dalla Stazione a Rimini Fiera, dai mesi scorsi stiamo valutando tecnicamente la migliore opzione di tracciato su cui vertere per rispondere con efficacia alle questioni di trasporto, temporali, economiche e di impatto urbano che un intervento di questa importanza comporta". E' l'ammissione dell'assessora Roberta Frisoni: il trc cambia strada.
Le ipotesi sono due, entrambe esaminate già nell'analisi costi benefici effettuata nel 2018, e, in via generale, servono lo stesso corridoio urbanistico, ponendosi in parallelo ad una distanza di circa 200 – 300 metri. Una delle due è l'opzione che attraversa la zona Celle, proposta nel 2018 e ritenuta migliore a livello di costi e benefici rispetto ai primi progetti presi in considerazione. Sarebbe il progetto con cui si è ottento il finanziamanto di 49 milioni poi inseriti nel pnrr. "Il suo successivo inserimento all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza impone infatti il rispetto di scadenze e modalità esecutive diverse da quelle originariamente previste. Ai sensi delle regole di ingaggio del pnrr è necessario procedere con l'aggiudicazione dei lavori nel 2023 e completare l'intervento entro il 2026".
Compaatibile con le tempistiche del pnrr sarebbe la seconda proposta: "il tracciato lungo la ferrovia presenta dal punto di vista urbanistico e di esecuzione dei lavori caratteristiche che lo rendono compatibile con questa tempistica, più complessa da rispettare nell'altro caso. Altri cambiamenti del contesto di riferimento hanno migliorato anche la performance trasportistica del tracciato lungo la ferrovia su cui oggi si può prevedere un ampio tratto a doppia via di corsa, con un miglioramento della capacità, frequenza e affidabilità del servizio rendendolo più performante del tracciato urbano nei momenti di picco della domanda.
A ciò si aggiunge anche il fatto che non comporta delle ricadute sul verde pubblico e ha un impatto limitato sulla rete dei servizi. Questo, in sintesi, significa: maggiore velocità nell'esecuzione dell'opera e maggiori performance trasportistiche. Come amministrazione, dunque, alla luce del pnrr, ci sembra la migliore soluzione da adottare sotto svariati punti di vista".
Già da tempo le forze di minoranza fanno anche notare come il percorso lungo le Celle sia anche pericoloso per la viabilità. "Dopo anni di battaglie, vediamo finalmente l'amministrazione comunale convergere su questa scelta di buon senso. Siamo riusciti ad impedire che la viabilità delle Celle venisse ulteriormente sventrata, compromettendo definitivamente l'intero traffico cittadino dell'accesso nord della città. Rimini avrebbe pagato un prezzo troppo alto e tutto per ottenere una manciata di voti: siamo riusciti ad evitarlo. Questa soluzione impatterà in maniera decisamente inferiore sul traffico veicolare, evitando anche le situazioni di pericolo che avrebbe generato un percorso filoviario nel mezzo delle carreggiate densamente trafficate, portando a casa comunque il risultato preventivato: il collegamento stazione-fiera. Questa è una vittoria per tutti i riminesi e le persone di buon senso", spiega il consigliere leghista Matteo Zoccarato.
Gioenzo Renzi di Fratelli d'Italia sottolinea come da tre anni il su gruppo chieda la modifica del tracciato. "Era insostenibile il percorso del Metromare al centro delle vie Cesare Battisti, Ravegnani, Savonarola, Matteotti, XXIII Settembre, Emilia, con un corridoio dedicato a doppia corsia, largo 9 metri, lasciando ai lati delle strade, i due attuali sensi di marcia".