(Rimini) Il 18 maggio la camera dei deputati ha definitivamente approvato la conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, ‘Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina’. Il 20 maggio la legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Tra le modifiche introdotte, "viene abrogata con effetto immediato la normativa entrata in vigore il 31 luglio 2021 che disponeva sensibili agevolazioni economiche sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree e per l’eliminazione del prezzo massimo di cessione e del canone massimo di locazione per l’edilizia residenziale pubblica", spiegano dal comune di Rimini.
La nuova disposizione "modifica sostanzialmente in senso peggiorativo per i cittadini titolari del diritto di superficie nelle aree peep e nei Piani di edilizia convenzionata le modalità di calcolo dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie, di fatto eliminando i tetti massimi di 5.000 euro e di 10.000 euro fissati dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108 per il riscatto delle aree e ripristinando – a distanza di meno di un anno – i valori di riscatto antecedenti se non addirittura più alti". Da palazzo Garampi parlano addirittura di "un autentico ed evidente corpo estraneo rispetto al decreto-legge recante misure per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", che "soprattutto ha la diretta conseguenza che i residenti nei peep che volessero acquistare la piena proprietà e/o liberarla dai vincoli di alienabilità dovrebbero versare cifre superiori ai tetti massimi di 5.000 e di 10.000 euro fissati appena 10 mesi fa".
Per questo il comune si sta muovendo "in queste ore, insieme ad altri Comuni, affinché con un nuovo provvedimento si disponga almeno un periodo transitorio che faccia salve tutte le domande presentate entro il 20 maggio, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del ‘ribaltone’. L’amministrazione comunale di Rimini fa altresì appello a tutte le forze politiche e a tutti i parlamentari eletti su questo territorio affinché anch’essi diano il proprio contributo per riportare la questione alla sua sostanziale linearità e giustizia verso tanti cittadini”.