(Rimini) I prossimi 18 e 19 giugno si alzerà il tendone colorato del "Circo 8 e ½ dei sapori": l'omaggio allo spirito visionario di Federico Fellini ideato da Massimo Bottura, insieme a CheftoChef emiliaromagnacuochi, a Rimini Street Food, a Slow Food Emilia Romagna e al Comune di Rimini, per celebrare una grande festa del gusto dove si incontrano le mani e i cuori dei talenti della cucina italiana e internazionale e dei migliori produttori della Regione che vanta la maggior concentrazione di Dop e Igp al mondo: l'Emilia Romagna.
Sarà la nona volta per Al Mèni (in dialetto romagnolo significa 'le mani', e richiama il titolo di una poesia di Tonino Guerra), che non si è mai fermato nemmeno nei due anni resi complicatissimi dall'emergenza Covid. Dopo le ultime due edizioni che si sono svolte eccezionalmente in centro storico, la grande kermesse del gusto torna dunque nella sua collocazione tradizionale "vista mare" di Piazzale Fellini, con parecchie conferme e altrettante novità.
La festa ruoterà dentro e fuori il grande circo bianco e rosso: attorno al tendone si troveranno le postazioni di Street food dei cuochi stellati e dei pescatori; sul lungomare sfilerà il Mercato dei produttori di eccellenza, una vetrina straordinaria dei migliori prodotti della Regione Emilia Romagna; nel parco Fellini, gli artigiani di Matrioska si daranno appuntamento per presentare il meglio della loro creatività fatta rigorosamente 'a mano'. Mentre le tende del circo si apriranno sullo spettacolo dei cooking show con 24 chef chiamati a rotazione ad esibirsi nella grande cucina a vista, per creare la meraviglia dei sapori in piatti irripetibili, a prezzi da street food.
Novità di quest'anno è il tema legato al Mediterraneo come bacino di accoglienza. Mediterraneo non è infatti solo il mare, ma anche le isole che circonda, le coste che lambisce, luogo di incontro e scontro fra popoli e culture e ovviamente dei loro cibi. Nell'edizione 2022 di Al Meni, Slow Food Emilia Romagna organizzerà nel proprio tendone orientale fuori dal Circo, laboratori, assaggi, incontri con autori, marinai, giornalisti, presentazioni di libri e interviste doppie a chef e produttori che popoleranno questa edizione e che tratteranno l'argomento Mediterraneo da tanti punti di vista. Chiuderà uno spettacolo sui prodotti Dop e Igp dell'Emilia-Romagna: il pubblico sarà invitato a riflettere e a toccare con mano i temi che riguardano i nostri mari, le nostre terre, il nostro cibo e i legami che tutto ciò ha creato fra i popoli.
Per sottolineare come Rimini e la sua Regione siano terre ospitali dove le culture si intrecciano per creare progetti di integrazione, Al Meni ospiterà quest'anno People for Ukraine, l'associazione benefica a supporto del popolo ucraino, nata dall'incontro fra cittadini ucraini residenti nel riminese, che raccoglierà fondi per sostenere l'acquisto di un'ambulanza. E nel programma dei cooking show ci sarà anche un importante chef ucraino, Mirali Dilbazi, fra i più noti in patria e ora "prestato" a Berlino nella speranza che la guerra veda una fine presto.
"L'Emilia Romagna ha una qualità di materie prime talmente straordinarie – afferma Massimo Bottura - che basta solo che noi cuochi le tocchiamo con rispetto per farle esprimere. Dall'estero ci guardano. E vedono che siamo una regione che sa aspettare 25 anni prima di assaggiare un aceto balsamico tradizionale. Siamo matti? No, sappiamo ancora sognare".
"Non poteva che essere Rimini il luogo in cui dare spazio a questo grande incontro fra mani e cuori - dichiara il Sindaco Jamil Sadegholvaad – capaci di proporre la cucina come elemento di connessione sentimentale e culturale tra persone. Dopo due anni di limitazioni necessarie, dovute alla pandemia, torniamo a parlare di cultura del cibo e a riscoprire i migliori prodotti, a ragionare attorno alle tematiche della sostenibilità, insomma a disegnare una strada nuova per l'arte culinaria. Questa nona edizione di "Al Meni" per qualità degli ospiti e scenario, diventa uno degli appuntamenti enogastronomici più stimolanti dell'intera estate italiana".