Feste abusive, Indino all'attacco

Martedì, 07 Giugno 2022

(Rimini) “Se il buongiorno si vede dal mattino, avremo un’estate di abusivismo dilagante. Un’estate difficile da controllare – dice Gianni Indino, presidente provinciale del SILB-Fipe Confcommercio - se non si prendono provvedimenti immediati e decisi per stroncare un fenomeno che, se prima della pandemia era ridotto ad una decina di attività, ora sta dilagando su tutto il territorio".

Le serate di ballo abusivo, spiega Indino, "non si concentrano solamente in spiaggia, nei chiringuito dove la sera spuntano dalla sabbia console e postazioni per la somministrazione di alcolici, anch’esse abusive, o ancora nei chioschi che si affacciano a questa nuova attività senza averne titolo sotto gli occhi di chi dovrebbe controllare. Ora anche i bar che come attività principale andavano poco oltre le colazioni adesso hanno trovato un nuovo Eldorado, così come i ristoranti che cercano di migliorare risultati non ideali provando ad ottimizzare con l’offerta di ballo. A questi si aggiungono ville e poderi di campagna dove si offre la possibilità di ballare tutta la notte richiamando centinaia di presenze".

Questo è il quadro. "La domanda invece è: cosa dobbiamo fare, accettare supini questo tipo di attività che ormai non è più nemmeno clandestina, visto che dal passaparola si è arrivati a sfacciate pubblicità su ogni canale social senza che nessuno intervenga? Ci si riempie la bocca delle parole sicurezza, legalità, concorrenza, ma nessuno prende provvedimenti per arginare questo fenomeno di abusivismo che danneggia le attività regolari e crea situazioni di enorme difficoltà su diversi fronti. Da quello igienico-sanitario, con migliaia di avventori alle feste sulla sabbia senza adeguati servizi igienici, proprio dove qualche ora dopo giocheranno i bambini, fino a quello della sicurezza con situazioni in cui basta una scintilla per innescare problemi di ordine pubblico per concludere con la legalità, aspetto che non deve restare in secondo piano perché in questo tipo di attività non c’è nulla che certifichi i servizi offerti e va da sé l’impossibilità di quantificare le imposte dovute e non versate. Quelle stesse imposte che invece pesano sui locali regolari: Iva, imposta sul pubblico spettacolo, diritti Siae, solo per citarne alcune. Inoltre, se un locale da ballo è controllato dalla Commissione di vigilanza costituita da tecnici comunali, vigili del fuoco e funzionari Asl che certificano l’essere a norma, ciò non si può dire per questi luoghi improvvisati che sono terra di nessuno". 

La stagione estiva" non è ancora iniziata, ma è già il momento di dire basta. Vanno presi provvedimenti e va dato un segnale preciso: vista la situazione, non basta più un buffetto sulla guancia, ma bisogna intervenire con decisione e soprattutto subito. Abbiamo segnalato numerosi fatti, ora chiediamo di agire. Capiamo le difficoltà delle forze dell’ordine, impegnate su mille fronti e in varie criticità sul territorio. Confidiamo però nella volontà delle amministrazioni di tutto il territorio provinciale e anche oltre, affinché si impegnino per bloccare sul nascere questi fenomeni che mettono in crisi un settore come quello dell’intrattenimento da ballo che ha già pagato pesantemente questi due anni di pandemia. Chi ha il potere di intervenire lo faccia, senza il bisogno che da parte nostra vengano messe in campo azioni clamorose”.