(Rimini) “Vorrei tornare qui presto. Vorrei tornare qui più spesso”. Oggi in visita a San Patrignano, il campione del rugby Martin Castrogiovanni. “Vedere questo posto mi aiuta a tenere i piedi per terra, mi fa subito intuite che è questa che vedo qui la vra umanità, è darsi una mano a vicenda. Il sorriso di questi ragazzi mi riempie l’anima”, ha detto Castrogiovanni mentre proprio insieme ai ragazzi di San Patrignano e agli chef Errico Recanati, Marco Martini, Matias Perdomo e Giancarlo Morelli, era impegnato davanti ai grandi bracieri donati al ristorante Vite da Ofyr. "Il Quarto Tempo” è il titolo dell’evento di oggi. Se il rugby insegna a rompere la tensione della gara con la gioia condivisa del terzo tempo, il futuro è poi il disegno che comincia dal momento ancora successivo, quello del ritorno a casa, anche per i ragazzi di SanPa: il quarto tempo, quello del ritorno, l'antidoto alla paura del dopo e di restare soli.
Special guest dell’evento, Leo Gassman, anche lui conquistato dai ragazzi di SanPa. “Qui ho incontrato ragazzi sensibili che hanno tanta voglia di rivalsa. Realtà come questa dovrebbero esser emolto più diffuse, perché sono tante le persone che oggi hanno bisogno di luoghi così, un luogo che dimostra che una via d’uscita c’è”, ha detto Gassmann riferendosi a San Patrignano. “Sono ragazzi pieni di luce e se si sono trovati in difficoltà non è colpa loro ed è giusto che possano essere aiutati a costruirsi un futuro mogliore. Chiacchierando con loro in cucina ho notato i loro sguardi intensi e profondi, ognuno ha una storia da raccontare. La sofferenza li rende speciali. Credo che la sofferenza renda le persone non appena migliori, ma anche importanti per la società per la testimonianza che possono dare”.