(Rimini) Da Quarrata, vicino Pistoia, fino a Rimini con una lambretta carica di tovaglie ricamate a mano e preziosi prodotti di corredo dell'arte fiorentina, tenuti insieme da una 'bandella', un lenzuolo legato ai 4 angoli, che una volta arrivato in riviera veniva caricato sulle spalle per la vendita itinerante in spiaggia. Inizia dalla provincia di Pistoia, la storia di Felice Burchietti, dell'attività commerciale i "Ricami di Firenze", che da qualche giorno è iscritta nel prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini.
Era il 1954 quando Felice - papà di Roberto, Silvia e di Daniele Burchietti, attuale titolare dell'attività - insieme ad amici, tutti della provincia di Pistoia, affrontavano insieme le pericolose curve del muraglione con vespe e lambrette cariche dei preziosi prodotti artigianali dell'arte toscana ricamati a mano. Un viaggio che ripeterono anche negli anni successivi, attraverso il valico dell'Appennino tosco-romagnolo, quando ancora non esisteva l'autostrada, per arrivare a Rimini, fare la stagione in riviera, che allora iniziava i primi di luglio e finiva intorno al 20 agosto e tornare poi al paese in tempo per dare una mano alle proprie famiglie, impegnate nelle attività legate alle raccolte agricole.
E' iniziata così, più di 60 anni fa, la lunga storia della bottega i "Ricami di Firenze", che da qualche giorno - dopo 53 anni nello stesso negozio a Miramare - si è iscritta nel prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini.
Una storia di sacrifici di lavoro, ma anche di arte e di un artigianato fiorentino pregiatissimo, ricamato a mano con i valori e i segreti di antichi mestieri tramandati da padri in figli, simbolo di una cultura esportata anche in riviera, che ha segnato con tante attività aperte negli anni 60 nei viali del mare, l'economia del turismo riminese.
Dopo alcuni anni di vendita ambulante Felice Burchietti trasformò la licenza itinerante concessa dal Comune di Rimini in un'attività stabile che inizialmente, nel 1958, era posizionata a Piazza Pascoli, poi trasferita dove si trova attualmente a Miramare in via Regina Margherita 221 e che, negli anni del boom economico, ha tentato anche il raddoppio, con una seconda attività aperta a Bellariva.
Un attività che dagli anni 90 è passata poi a Daniele, figlio di Felice, che insieme alla moglie Maura continua tutt'oggi - dopo 53 anni - a portare avanti il negozio del papà. Originariamente l'attività vendeva camicie da notte e tovagliato, tutto prodotto in Toscana, poi con il calo dell'arte del corredo e della biancheria della casa, le vendite si sono integrate anche con prodotti di abbigliamento, anche per l'infanzia. Tuttora il negozio offre ancora prodotti di artigianato fiorentino realizzati dalle stesse piccole ditte fornitrici dei primi anni. Il negozio da sempre è un punto di riferimento sul territorio riminese per residenti e generazioni di turisti che vengono a passare le vacanze a Miramare.
"Sono arrivate a quota 66 in tutto - precisa Juri Magrini Assessore alle attività economiche - le iscrizioni delle attività storiche del Comune di Rimini, nell'Albo delle Botteghe Storiche. Il prestigioso elenco del Comune di Rimini che si conferma come un importante riconoscimento per quelle attività che rientrano a pieno titolo nella storia della città. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo diventa ancora più importante e preziosa l'attività dei negozi e delle botteghe di vicinato. Donne e uomini che in tante zone della nostra città portano avanti un'economia importante e contemporaneamente anche una funzione sociale straordinaria, il cui valore è emerso soprattutto in questi ultimi anni."
Come noto l'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall'agosto 2009 in seguito all'approvazione della legge sulla "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche". Per ottenere l'iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali, 1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie. 2. Radicamento nel tempo dell'attività, evidenziato da un "collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l'attività svolta". 3. Caratteristiche esteriori proprie della "Bottega Storica": nei locali o nell'area devono essere presenti "elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale", oppure "elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".