(Rimini) Da lunedì 27 giugno fino al 21 settembre, sul territorio comunale di Santarcangelo sarà vietato ogni prelievo di acqua potabile dalla rete idrica per uso extra-domestico – ad esempio per l'innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi – nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21. È quanto stabilisce l’ordinanza firmata questa mattina (venerdì 24 giugno) dalla sindaca Alice Parma per limitare i consumi idrici alla luce dell’attuale situazione di siccità.
I prelievi di acqua dalla rete idrica saranno consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici, industriali e per tutte le attività regolarmente autorizzate che richiedono l'uso di acqua potabile. Restano esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana, mentre il riempimento delle piscine sia pubbliche sia private, nonché il rinnovo anche parziale dell'acqua, è consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete idrica. In caso di mancato rispetto delle disposizioni riportate nell’ordinanza – sulle quali è incaricata di vigilare la Polizia locale – sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.
Il provvedimento dell’Amministrazione comunale segue quello della Regione Emilia-Romagna, che lo scorso 21 giugno ha dichiarato lo stato di crisi per 90 giorni – fino al 21 settembre – a causa della grave situazione di siccità. L’obiettivo delle misure previste dall’ordinanza è governare l'utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l'uso alimentare, domestico e igienico.
La situazione attuale, come riporta l’ordinanza, è determinata da diversi fattori, che hanno reso necessaria la limitazione dei consumi idrici sul territorio regionale: precipitazioni tra le più scarse degli ultimi 60 anni, la diminuzione dell’acqua disponibile che a giugno ha superato il 60 per cento, le temperature registrate a maggio – terzo mese più caldo dal 1961 – e giugno, le previsioni meteorologiche stabili con temperature in aumento e l’abbassamento delle falde acquifere regionali, nonché la portata dei fiumi in diminuzione a cominciare dal Po, dove sta aumentando anche la risalita d’acqua dal mare Adriatico.