(Rimini) Per quanto riguarda la rigenerazione dell'area della ex nuova questura il comune, in attesa di esprimersi sulla proposta dellaproprietà dell'area, manda avanti il progetto per la realizzazione dell'edilizia sociale, secondo l'accordo con la regione. Da un sondaggio effettuato dal piano strategico nei mesi scorsi, inoltre, risulterebbe che i residenti della zona, non vorrebbero un nuovo supermercato, meglio piccoli negozi o i banchi di un mercato.
La giunta comunale, spiegano da palazzo Garampi, ha approvato l'atto ricognitivo relativo al Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale (Piers), il progetto co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna e che interesserà una parte dell'area dell'ex Dama – Nuova Questura attraverso la realizzazione di nuovi alloggi ERP/ERS e di "un complesso di opere che favoriranno la riqualificazione urbana dell'area in particolare lungo l'asse di Via Arnaldo da Brescia. Con il documento approvato oggi l'Amministrazione comunale ha confermato il crono programma già stabilito con la Regione, che prevede l'attuazione del Piano entro l'estate del 2026 e ha definito le linee guida per lo studio di fattibilità tecnico-economica dell'intervento, la cui progettazione sarà oggetto di concorso che sarà pubblicato la prima decade di luglio".
Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso con un contributo di 5,5 milioni di euro su un investimento complessivo di 6,6 milioni, prevede nell'area tra le vie Giovanni Pascoli, Ugo Bassi, via IX Febbraio 1849 e Flaminia, "la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica dotati di caratteristiche di alta sostenibilità, efficienza energetica, massima accessibilità e sicurezza, attorno al quale sviluppare una riqualificazione orientata a migliorare la qualità urbana e dell'abitare".
Ad integrare crono programma e linee guida, l'atto ricognitivo comprende anche "gli esiti del percorso partecipativo condotto a maggio dal Piano Strategico, in collaborazione con Amministrazione Comunale ed Acer, che ha visto l'allestimento di un ufficio mobile che attraverso interviste e attività laboratoriali ha indagato bisogni dei cittadini dell'area Lagomaggio-Stadio-Pascoli e raccolto suggerimenti in termini di benessere abitativo, in modo da ottenere indicazioni utili allo sviluppo e alla realizzazione del progetto. Le diverse attività svolte durate l'intero percorso partecipativo (dal 12 al 21 maggio) hanno portato ad intervistare 180 persone, con 124 questionari compilati e oltre 250 contatti".
Diversi gli stimoli e le indicazioni che sono emersi dal confronto con i residenti, "a partire dalla necessità di uno sviluppo dell'area da incardinare intorno a interventi che valorizzino e esaltino i valori dell'ambiente, della sostenibilità, della comunità e dunque delle relazioni tra persone. Dai questionari e dalle interviste è emerso in particolare la richiesta di implementazione e della riqualificazione delle aree verdi e la loro sinergia con piste ciclabili e spazi di incontro e relazione tra persone. Dunque aree gioco, percorsi fitness, zone per sgambamento cani, insieme a luoghi per la comunità in cui si possa fare o fruire attività culturale, sportiva, conviviale. In tal senso, per gli intervistati, resta centrale il recupero dell'area 'ex Questura', da concretizzare attraverso nuove aree verdi, parcheggi e, soprattutto con il potenziamento di servizi pubblici, a partire da quelli sanitari, centri giovani e anziani, co-housing, un polo sportivo, aree polivalenti".
Si legge in particolare nella nota inviata dal comune, "una quota molto limitata di intervistati propone la realizzazione di un piccolo mercato rionale, la gran parte degli intervistati, in merito alla eventuale realizzazione nell'area di aree commerciali, sostiene di prediligere i negozi di prossimità, le attività e botteghe del mercato coperto, anziché la media-grande distribuzione. Sul fronte della mobilità, una quota significativa di intervistati chiede di trovare soluzioni per migliorare la viabilità, in particolare verso il mare, anche garantendo una maggiore sicurezza stradale per pedoni e biciclette". Rispetto alla realizzazione di nuovi alloggi ERP/ERS, la maggior parte degli intervistati ha evidenziato la necessità di "accompagnare gli interventi edilizi con interventi di integrazione e costruzione di comunità e di informazione ai cittadini".