Aeradria: Camera di commercio, Provincia e Comune tirano dritti, fino a giugno. Lungomare: arriva la ciclabile, ma fuggono i posteggi
“UNA MANO sul portafoglio, l’altra pure. Perché altrimenti l’aeroporto Fellini fallisce. Ieri è arrivato il via libera ai finanziamenti da parte del consiglio della Provincia e di Camera di commercio, dopo che Rimini Fiera (l’altro socio di peso di Aeradria) aveva già tirato fuori i soldi. Manca solo il Comune di Rimini, ma ieri c’è stata la ‘fumata bianca’ in commissione, prima del voto in consiglio. Con 8 voti a favore e 2 contrari (il Pdl è uscito) anche i consiglieri hanno dato l’ok al finanziamento da parte del Comune di Rimini, che sborserà 1 milione e 267mila euro. Di questi, ne saranno versati subito 729mila con la formula del prestito deducibile, la stessa adottata dalla Provincia che darà immediatamente 1 milione e 540mila euro. Gli altri 762mila euro della Provincia saranno versati entro il 2014, il Comune salderà il conto dei restanti 729mila euro 30 giorni dopo la fine del concordato. La Camera di commercio ieri ha deliberato il nuovo prestito (dopo aver già pagato per la ricapitalizzazione): insieme a Rimini Fiera verserà i 3 milioni di euro che, insieme ai 7 della ricapitalizzazione, servono a evitare ora il crac di Aeradria. I SOLDI ora ci sono (il Comune ha già il mutuo da Monte dei Paschi) ma basteranno? E placheranno i creditori?”, ilRestodelCarlino (p.4). Intanto (p.5), “CI SONO AEROPORTI, neanche troppo lontani dal ‘Fellini’, che hanno offerto alle compagnie russe 14mila euro per ogni volo da Mosca e dintorni (sapendo di perderne così 10mila a volo), pur di scippare i collegamenti a Rimini. Fanno gola a tanti i voli dalla Russia, e Aeradria dovrà guardarsi non solo dalla concorrenza di Bologna, Ancona o Pisa. «E’ vero: in questo momento non c’è aeroporto in Italia che non voglia fare accordi con noi russi. Si sono accorti dei risultati di Rimini, e stanno facendo carte false per avere i collegamenti», ammette Oxana Lyulintseva, la proprietaria della Danko, uno dei maggior tour operator russi che lavorano con l’Italia. La Danko ha già ceduto alle lusinghe degli altri scali? «Noi trattiamo con tutti, facciamo il nostro mestiere»”.
“Il piano industriale redatto insieme alla società One Works non fa sconti. Ammette che, con l’assenso dei creditori, è possibile far ripartire Aeradria, anche se serviranno 5,3 milioni di euro da Provincia e Comune tra aumento di capitale e mutui. Poi però chiede di abbattere i costi e le spese, e di ridurre a 550mila i passeggeri tagliando i voli anti-economici (“sono cifre prudenziali” dicono dal Comune). Tutto ciò però non basterà ad evitare 910mila euro di perdite per altri quattro anni, dal 2013 al 2016 (perdita media annua di 227.750), anche se a fronte di flussi di cassa positivi per 2,3 milioni che serviranno però per ‘onorare’ il piano di concordato coi creditori. Altri 2,2 milioni di perdite verranno accumulati dalla gestione intercorsa tra la presentazione della domanda di concordato in Tribunale (ottobre 2012) e il 30 giugno prossimo”, LaVocediRomagna (p.17).
“Inutile nasconderlo: i consiglieri hanno il timore di essere accusati di danno all'erario. Il rischio effettivamente c'è. La legge prevede che non si possano erogare risorse, in nessuna forma, alle partecipate che hanno chiuso tre esercizi consecutivi in rosso. Le rassicurazioni arrivano però da Brasini e Maracci: "Intanto questa legge è antecedente all'introduzione del concordato in continuità. Inoltre, il finanziamento sarà autorizzato direttamente dal Tribunale dopo che l'asseveratore avrà attestato la fondatezza dei documenti che saranno presentati da Aeradria. Un'altra condizione che abbiamo posto è la prededucibilità all'ottanta per cento della somma finanziata". Quindi, mal che vada il Comune perderà il venti per cento dei 729mila euro che verserà. Sono quindi solo (si fa per dire) 145mila. Fabio Pazzaglia però non ci sta e annuncia già una battaglia a colpi di esposti alla Corte dei Conti. "La delibera del finanziamento arriva in consiglio con il parere sfavorevole del collegio dei sindaci revisori del Comune. Un fatto mai accaduto in precedenza"”, scrive il NuovoQuotidiano (p.9) che pubblica la lista dei ‘fortunati’ che potrebbero essere pagati secondo il piano industriale.
“Il futuro. Anticipando quello che sarà, l’assessore Brasini ha azzardato che un domani l’aeroporto dovrà essere sostenuto dai soldi della tassa di soggiorno. «E’ quello strumento che evita all’ente pubblico il ricorso alla fiscalità generale. Di fatto è una tassa di scopo». Anche il management deve cambiare. «La crescita di Aeradria forse è avvenuta senza il supporto di quelle professionalità a questo punto necessarie»”, scrive il CorriereRomagna (p.6) che a p.10 pubblica il parere legale di Alberto Figone e Isabella Manzi sui fallimenti.
Elezioni. Sul Carlino (p.6), “cinque candidati a confronto su temi dimenticati, antipatie e previsioni”. Si parla di fogne, antipolitica e voto utile.
Il Corriere (p.3) pubblica l’intervista a Oscar Giannino, leader smasterizzato, ma comunque esperto di economia, di Fare per Fermare il declino: bene incentivare il turismo, a sud.
LaVoce (p.19) intervista Quinto Maioli, candidato al Senato per la formazione di Tabacci, Centro Democratico.
“Salvare Aeradria, nuovo sistema fognario e risollevare l’edilizia. Sono i tre temi forti emersi dal Forum con tutti i candidati riminesi al Parlamento organizzato ieri da Confindustria. Nella sede di Piazza Cavour a far gli onori di casa il presidente Maurizio Focchi e il presidente di Ance Rimini Ulisse Pesaresi. Presenti tra gli ospiti anche alcuni dei membri storici di Confindustria, da Bruno Morandi a Bonfiglio Mariotti e Bruno Vernocchi. E per i politici è stato un fuoco di fila di domande, rivolto da chi guida i quotidiani locali (Stefano Muccioli, capocronista del Carlino Rimini, Pietro Caricato direttore del Corriere di Rimini, Stefano Andrini direttore de La Voce e Claudio Casali direttore del Nuovo Quotidiano)”, NQ (p.11).
Lungomare. “PIU’ spazi a ciclisti e pedoni, meno alle auto in transito e in sosta. Taglio del dieci per cento sugli stalli attuali. Titolo ufficiale: «Riorganizzazione funzionale del lungomare dal portocanale al confine con Riccione». E’ un progetto di «mobilità lenta», che punta a «elevare la qualità urbana, riappropriarsi del lungomare abituandosi a lasciare l’auto a casa». Si va «nel solco delle linee tracciate dal Piano strategico e dal Masterplan». Pronto lo studio di fattibilità. «A breve sarà approvato il progetto esecutivo». Al centro del progetto la realizzazione di una pista ciclabile su 7,5 chilometri di lungomare, fino al Marano”, ilCarlino (p.7).
“Fase due. Il lungomare è suddiviso in nove lotti, per i quali è ipotizzato un corposo intervento di riqualificazione. I lotti a piazzale Boscovich a piazza Kennedy e da piazza Kennedy a piazza Marvelli sono quelli strategici e si lavora a una soluzione definitiva. Per questo sono state chieste risorse alla Regione: 500mila euro per il primo (su 750mila). Ottenuto l’ok sono pronti 450mila euro per il tratto successivo”, Corriere (p.8).
Su tutti i quotidiani, il vescovo Francesco scrive al papa Benedetto.