(Rimini) Aeroporto di Rimini e Albawings: un rapporto sempre più difficile. Questa volta la compagna albanese sembrerebbe rea del fatto di vendere voli su Rimini per poi spostarli su Forlì. Per questo Airiminum, la società di gestione del Fellini, “conferma - come già anticipato nel proprio comunicato stampa in data 11 novembre 2021 - di aver avviato, contro la compagnia albanese Albawings (“Compagnia”), le azioni previste dalla legge a tutela della propria posizione, sulla base di quanto previsto dal contratto vigente sottoscritto tra le parti in data 1/11/2019”.
Raccontano da Miramare che “la Compagnia albanese, a seguito del precedente comunicato AIRiminum, era intervenuta direttamente, attraverso i propri vertici, assicurando alla stessa AIRiminum che avrebbe ripreso i voli su Rimini già a partire da fine marzo 2022. La conferma di ciò, veniva successivamente riscontrata nella comunicazione di Assoclearance di inizio anno in sede di anticipazione delle bande orarie (slots) dell’aeroporto di Rimini della stagione 2022”.
La Compagnia, “successivamente, nei primi mesi dell’anno, ha messo in vendita i voli su Rimini, la prima volta a partire da maggio 2022; li ha poi spostati, mettendoli in vendita per una seconda volta a inizio giugno; li ha ancora spostati una terza volta mettendoli in vendita a inizio luglio e, infine, una quarta volta, a fine luglio, comunicando di volta in volta la cancellazione delle proprie frequenze mensili, sempre in immediata prossimità della data dichiarata per l’avvio dei voli”.
Airiminum parla quindi di “reiterazione di tali condotte, per ben quattro volte consecutivamente”, fatto che “ha obbligato” ieri lo scalo riminese “a richiedere un sollecito intervento al riguardo da parte delle autorità competenti: l’ENAC (Autorità italiana che presidia l’aviazione civile), Assoclearence (Associazione indipendente preposta dallo Stato Italiano a cui è affidata la responsabilità della gestione delle bande orarie sugli aeroporti Italiani) e l’AGCM-Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Autorità indipendente a tutela dei consumatori)”.
Albawings “continua tutt’oggi non soltanto a pubblicizzare sul proprio sito la destinazione “Rimini”, ma anche a consentire agli utenti di acquistare biglietti aerei che dovrebbero collegare nei mesi estivi Tirana all’aeroporto Federico Fellini. La Compagnia continua quindi a commercializzare i biglietti con destinazione Rimini, salvo poi comunicare il “cambio” di destinazione all’ultimo momento ai passeggeri prenotati, cambio che non è certamente dovuto a motivi eccezionali o imprevedibili ma è il frutto di una scelta precisa della Compagnia di operare sullo scalo direttamente concorrente di Forlì che - verosimilmente – sta offrendo ad Albawings condizioni più vantaggiose, con evidente vantaggio, anche per detto ultimo aeroporto, dalla “diversione” dei passeggeri inizialmente prenotati per Rimini, sulla propria diversa destinazione”.
In pratica, “la scelta di non riprendere l’operatività dei voli su Rimini - pretestosamente motivata da un inesistente calo della domanda, quando invece da aprile 2022 i voli operati da un’altra compagnia sulla stessa tratta viaggiano pieni - è in realtà riconducibile alla scelta di operare su Forlì, aeroporto che, in ragione della sua ubicazione e della facilità dei collegamenti con la riviera romagnola (è a circa 55 km di distanza e soltanto a circa 50 minuti di autobus da Rimini), costituisce, a tutti gli effetti, uno scalo in diretta concorrenza con quello gestito da Airiminum”.
Per Airiminum, “la strategia della Compagnia albanese è evidente. Da un lato, sfruttando il nome e la rinomanza della località turistica romagnola, utilizzata quale vero e proprio “specchietto per le allodole”, attrae clienti, convincendoli ad acquistare biglietti per tale destinazione; dall’altro lato, in modo sistematico, “dirotta” all’ultimo momento i passeggeri sulla vicina Forlì, assicurando poi ai medesimi un collegamento via terra (autobus) con la vicina Rimini e la riviera romagnola.
Era esattamente questo il rischio che si temeva si sarebbe palesato con l’apertura di un altro scalo a soli 50 chilometri da Rimini, ossia quello di creare le condizioni per una dannosa competizione commerciale che, anziché portare al territorio romagnolo nuove compagnie e mercati, avrebbe solo favoriti comportamenti opportunistici da parte delle stesse compagnie già operanti presso lo scalo di Rimini. Competizione che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai passeggeri (anzi sottoposti al disagio dello spostamento tra Forlì e Rimini), ma si sostanzia in un esclusivo vantaggio per le compagnie che sfruttano tale situazione. A supporto di quanto sopra basti verificare che l’unica programmazione di voli di linea dell’aeroporto Forlì da fine 2021 a oggi sono i due voli settimanali di Albawings che Rimini aveva già portato per la prima volta in Romagna nel 2016 e che aveva contrattualizzato sulla propria destinazione fino a fine 2023”.