“A inizio anno immaginavamo un contesto diverso, di aver superato la pandemia, il ritorno in riviera di russi e ucraini. Così non è stato”, esordisce il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. “Ma nessuno - ribadisce subito dopo - meglio di Rimini e della riviera ha avuto la capacità di adattarsi al contesto, ottenendo risultati più che soddisfacenti”. Il sindaco si riferisce ai dati presentati oggi insieme a Federalberghi, Promozione alberghiera e Visit Rimini. “Numeri che dimostrano la capacità di Rimini di risorgere da ogni situazione. Sono tornati anche gli stranieri, molto interessati alle iniziative in programma in città, dal ponte di Tiberio a piazza Malatesta”, sottolinea Patrizia Rinaldis di Federalberghi.
I numeri, che dà Paolo Carasso di Promozione Alberghiera, sono quelli delle banche dati degli alberghi. Mostrano elevati tassi di riempimento delle strutture (sul numero complessivo degli alberghi, aperti o chiusi che siano stati). Il trend positivo parte con la Pasqua e il 70% di riempimento, 80% in occasione dell’adunata degli Alpini, 75% in occasione di Rimini Wellness, 90% per la Notte Rosa. Il dato definitivo delle presenze nel periodo che va dal 1 giugno al 3 luglio parla di una media del 73,4 per cento di occupazione. “Veramente tanta roba”, si lascia sfuggire Carasso. Qui gli italiani sono stati pari al 70,2%, la restante fetta è di stranieri (esclusi ovviamente i russi, o altri turisti dall’est europeo).
“Il 30% di stranieri sul dire che il segmento è cresciuto rispetto al 2019, quando la fetta degli stranieri oscillava tra il 25 e il 27% (il 10% tedeschi, il 2,8 svizzeri, 1,6 austriaci, 1,3 belgi e 14,4% da altre nazioni, ndr). Questo 3% in più è un grande risultato, anche in termini qualitativi perché gli stranieri hanno una migliore capacità di spesa”, sottolinea Rinaldis. “La soglia del 30% di stranieri è il vero traguardo di questo avvio di stagione”, ha ribadito anche il sindaco Sadegholvaad.
Si passa poi alle previsioni per il prossimo mese e si scopre che le prenotazioni (che si fanno sempre più a ridosso della data) sono già al 40% nel peggiore dei casi. “Questo dato per noi vuol dire tutto esaurito in quei giorni. Basti pensare che per agosto e settembre siamo già oltre il 14% di prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E se lo scorso anno nei fatti abbiamo poi raggiunto l’80% di occupazione, vuol dire che quest’anno siamo molto vicini al tutto esaurito”, gongolano Rinaldis e Carasso. Valeria Varisco, direttrice di Visit Rimini, conferma il trend positivo e rivela che per la settimana di ferragosto le prenotazioni sono già al 75%.
Per Rinaldis a fare la differenza su Rimini è l’alto tasso di fidelizzazione dei clienti degli alberghi, pari al 60%. “Quest’anno sono tornati senza battere ciglio sul fatto che ci sarebbero stati gli aumenti causati dalle maggiori spese in bolletta. Hanno prenotato senza nemmeno chiedere a quanto sarebbe corrisposto o corrisponderà l’aumento delle tariffe”, che in ogni caso si aggirerà sul 10% circa.