(Rimini) "Nei giorni scorsi abbiamo ascoltato con preoccupazione gli appelli lanciati da alcune tra le principali comunità del nostro territorio. Realtà del terzo settore consolidate, con una lunga storia alle spalle, abituate a gestire le crisi, il dolore, le difficoltà che toccano nel profondo l'animo umano e le famiglie. Realtà che però oggi sono messe spalle al muro da un'emergenza inaspettata e di cui è impossibile prevedere gli sviluppi, un caro bollette vertiginoso che rischia di mettere in ginocchio non solo questi due pilastri dell'assistenzialismo del territorio, ma in generale l'intera rete del terzo settore, oltre al comparto sanitario, tanto pubblico quanto privato". Parla l'assessore per la protezione sociale del comune di Rimini, Kristian Gianfeda, vhe per trovare una soluzione ha deciso di convocare gli enti a breve.
"Stiamo parlando piccole e grandi associazioni e cooperative già abituate a gestire l'ordinaria attività centellinando le risorse e che adesso – con costi delle utenze raddoppiati o triplicati dall'oggi al domani – faticano a trovare la liquidità necessaria per evadere le bollette, dunque per andare avanti. In molti casi è impensabile se non impossibile introdurre razionamenti o significative riduzioni dei consumi, a tutela della qualità della vita delle persone più fragili. Un quadro dunque allarmante, che coinvolge oltre al terzo settore anche le strutture ospedaliere e sanitarie, già fortemente provate anche sotto il profilo economico dalla pandemia, con un deficit di bilancio su scala regionale di circa 800 milioni ancora in attesa di ristoro da parte dello Stato".
Per cercare di fare il punto della situazione "e valutare eventuali azioni sinergiche convocherò a breve un incontro, tra rappresentanti del mondo del terzo settore, ma è chiaro che in questa difficilissima partita l'intervento del Governo è quanto mai indispensabile e urgente. Il peso di queste voragini di bilancio che si apriranno non può ricadere sui Comuni, che si stanno già comunque attrezzando per aumentare le forme di sostegno alle famiglie e alle imprese. Rimini in questo senso si è già mossa in anticipo: ricordo ad esempio la campagna di informazione avviata insieme alle associazioni territoriali di Federconsumatori, Adoc e Adiconsum, oltre alle diverse misure di supporto economico già attuate e il complesso di azioni che saranno messe in campo nei prossimi mesi con risorse di bilancio attraverso quello che chiameremo "pacchetto fiducia". Ci siamo rimboccati e le maniche e continueremo a farlo, ma qualsiasi misura di cui un Comune potrà farsi carico non sarà mai abbastanza a fronte della crisi che potrebbe aprirsi".
Abbiamo la fortuna e il merito di vivere in un territorio che ha un patrimonio e una quantità di servizi di assistenza alla persona e sanitario di altissimo livello, che oggi va preservato in tutti i modi. Su questo presupposto guardiamo avanti con fiducia, consapevoli che così com'è stato con la pandemia supereremo anche questa fase così critica. È però indispensabile che i territori non vengano lasciati soli".