(Rimini) Il turismo sta cambiando volto, è sempre più senza vincoli. E "senza vincoli" – ossia onbound - è proprio il tema conduttore dei tre saloni che si sono aperti questa mattina alla fiera di Rimini. La 59ª edizione del TTG Travel Experience, assieme al 71° SIA Hospitality Design e al 40° SUN Beach&Outdoor Style di Italian Exhibition Group rappresentano il più importante marketplace del turismo in Italia. Un evento che conta 2.200 brand espositori, mille buyer esteri, il 58% proveniente dall'Europa e il 42% dal resto del mondo, e offre oltre 200 incontri. In fiera, IEG mostra al mercato il meglio del prodotto turistico Italia, con tutte le 20 Regioni e con oltre 50 destinazioni estere, confermandosi la manifestazione di riferimento per l'outgoing italiano.
I tre saloni di IEG sono stati inaugurati ufficialmente questa mattina con un talk su "La svolta Unbound del turismo: progetti d'impresa per viaggiatori con nuove sensibilità", moderato da Camila Raznovich, nota conduttrice televisiva. Sono intervenuti Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC, Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e Roberta Garibaldi, Amministratore delegato ENIT. "Le fiere sono un grande catalizzatore e un moltiplicatore di risorse sul territorio", ha detto Corrado Peraboni "e costituiscono anche un importante strumento di innovazione. Questo però a condizione, che, come accade qui a Rimini, siano parte di un territorio che sa fare sistema".
"Chi ha frequentato Rimini negli ultimi anni ha assistito ad un processo di innovazione che è ancora in corso", ha sottolineato Jamil Sadegholvaad. "Abbiamo investito molto sul lungomare e sulla gestione degli scarichi mare, che completeremo nel giro di tre anni. La domanda turistica è cambiata e c'è sempre più attenzione alla qualità, con una richiesta di turismo più esperienziale, alla quale noi facciamo fronte anche con un'ampia offerta di borghi sul territorio e con il nostro centro storico". "Quello del turismo è un settore che in Emilia Romagna vale 18 miliardi e conta circa 80 mila imprese", ha ricordato Andrea Corsini. "Noi stiamo differenziando la nostra offerta turistica, per esempio con nuovi prodotti legati a nuove esperienze sul territorio, come la rete dei castelli, dei borghi e dei cammini".
"Nel mondo del trasporto aereo nulla è più come prima", ha detto Pierluigi Di Palma. "oggi c'è molta energia, ci sono molti giovani, e c'è il tentativo da parte nostra di cogliere al meglio i nuovi viaggiatori. Il sistema in questi anni ha retto e le nostre previsioni per il 2023 sono ottimistiche". Secondo Bernabò Bocca, "l'asticella si sta alzando sempre di più, e c'è la necessità di una forte riqualificazione del sistema alberghiero, che rappresenta il 10% del pil. C'è un tema di spazi: il turista cerca camere più grandi e sceglie in base alla raggiungibilità dei luoghi. E ce n'è uno di costi dell'energia, oggi assolutamente non sostenibili, sui quali mi auguro che il governo intervenga al più presto".
"C'è sempre più attenzione ai temi della sostenibilità", secondo Roberta Garibaldi, "nove aziende su dieci nel settore sono alla ricerca infatti di imprese che rispettino questi canoni. E c'è anche una maggiore propensione al turismo di prossimità, con più prenotazioni dirette e la voglia di prolungare le stagioni turistiche".