(Rimini) Offrire Competenze e abilità cognitive e relazionali deve essere al centro di ogni percorso educativo. Oggi si chiamano life skills e sono quelle che consentono a ragazze ragazzi di affrontare le sfide e provocazioni, sempre più complesse, si una realtà ormai in costante e rapidissimo cambiamento. È il saper essere, strumento essenziale per governare il processo d'acquisizione di nozioni offerte dalla scuola e permettere a un giovane di scoprire ed esprimere le su potenzialità.
Saranno questi i temi affrontati domani a Rimini (venerdì 11 novembre - Palazzo Buonadrata Corso d'Augusto, ore 18.00) dalla tavola rotonda "Life skills: quale ruolo per la scuola", promosso e organizzato dalla "Fondazione Karis – Scuole Pubbliche Paritarie". Protagonisti del confronto e dialogo Tommaso Agasisti ordinario dipartimento Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, Maurizio Focchi Ad Focchi Spa, Andrea Prosperi HR manager di Teddy Spa e Davide Turci direttore sportivo Rinascita Basket Rimini. A stimolare e con le sue domande e moderare la discussione, il direttore scolastico della Fondazione Karis, Paolo Valentini. Mentre, dopo un primo giro d'interventi, sarà il pubblico a porre domande sui punti di vista offerti dai relatori.
"Nella nostra storia e tradizione di scuola poniamo al centro la persona dello studente e quindi anche il 'saper essere'. Sappiamo, però, che questa capacità deve sempre essere adeguata alla realtà che abbiamo di fronte. La incessante innovazione tecnologica rende necessario formare giovani in grado di essere coscienti di un percorso di formazione costante in quella che sarà la loro carriera lavorativa. Questo significa aprirsi e confrontarsi con altri punti di vista. Trovare corrispondenze e convergenze, su quella che è la nostra proposta educativa – spiega Paolo Valentini – oggi un'impresa, infatti, chiede anche life skills. Cercano persone in grado di relazionarsi bene con gli altri, di collaborare, di mediare, di risolvere problemi e comunicare nel modo più efficace. Per questo, abbiamo deciso di capire insieme a imprenditori e manager d'altissimo livello o chi studia il tema della gestione delle risorse umane di un'azienda, importanza e valore che riservano a queste tematiche. Non si tratta di chiedere all'impresa come dev'essere la sciola e cosa da fare. Si tratta, invece, di avviare e continuare nel tempo un confronto paritetico che coniughi i diversi ruoli e necessità, per rendere la proposta educativa sempre attuale e appagante per gli studenti. Crediamo che l'avvio di questo scambio porterà un ulteriore valore aggiunto alle nostre scuole e ai nostri studenti. E ai partecipanti va, già ora, il nostro sentito ringraziamento".