(Rimini) Il Museo della Città si prepara a rinascere. Lo fa puntando sui suoi tesori: le preziose opere del Trecento riminese che a breve si sveleranno in una nuova luce attraverso una rinnovata narrazione museale.
La Giunta comunale ha infatti approvato il completamento del progetto di valorizzazione del Trecento riminese e dei tesori artistici attraverso una serie di interventi che consentiranno di offrire un'inedita esperienza di visita basata sul coinvolgimento e sulla conoscenza di uno dei periodi di massimo splendore per la storia dell’arte non solo cittadina. Il progetto approvato ieri dalla Giunta va a completare quello più prettamente architettonico di riallestimento, implementandolo con rinnovati sistemi espositivi (illuminazione e proposta scenica) e l’apporto delle nuove tecnologie al fine di rendere più accessibili e coinvolgenti i contenuti culturali, accendendo i riflettori su quella stagione artistica, all’alba del XIV secolo, che ha visto il fiorire di una scuola pittorica dai tratti peculiari e di grandissima qualità.
Il passaggio dalla città romagnola di Giotto, com’è noto, stimolò la fioritura di una vasta schiera di artisti, miniatori, pittori e frescanti, che, in dialogo o in opposizione al Maestro, lavorarono anche fuori dai domini malatestiani, fino all'altra sponda dell'Adriatico. Proprio dalle relazioni con la chiesa d'Oriente, gli artisti del Trecento riminese trassero caratteri poetici che nessun’altra contemporanea scuola italiana possedeva.
Un capitolo artistico pronto ora per essere riletto e riscoperto, attraverso un racconto museale più moderno e affascinante.
Il progetto di completamento della valorizzazione culturale del “percorso del Trecento riminese” prevede un investimento di 280mila euro per interventi che andranno a completare il riallestimento interno previsto dal progetto definitivo-esecutivo già approvato dalla Giunta comunale lo scorso ottobre 2022, andando così a dotare le sale del museo di un rinnovato sistema illuminotecnico, di una nuova identità grafica e di una nuova lettura narrativa, cronologica e tematica dedicata alle espressioni artistiche e agli interpreti principali della Scuola Riminese, supportata in particolare da otto stazioni multimediali che illustreranno l’arte e storia del territorio.
Il progetto di completamento prosegue il percorso avviato nel 2020 e continuato nel 2021 con l’istituzione di una commissione promossa dal Comune di Rimini per condividere con la città questo percorso di rinnovamento al quale hanno partecipato anche la Diocesi di Rimini e la Fondazione Carim quali proprietari di importanti opere in deposito. La Commissione ha definito le linee guida del “Progetto di valorizzazione architettonica degli spazi relativi al percorso del Trecento riminese”, successivamente affidato all’architetto Lorenzo Greppi di Firenze. Nata come focus esclusivo sul Trecento, la progettazione si è allargata fino a ricomprendere i secoli dell’alto medioevo e il raccordo con l’epoca tardo romana, ricucendo il filo con le altre sezioni museali.
L’avvio dei lavori è previsto nella prima metà del 2023 e, grazie ad uno specifico finanziamento regionale, interesseranno anche le stanze che ospitano altri capolavori straordinari, come la Pietà di Giovanni Bellini, proponendo così ai visitatori un vero e proprio viaggio del tempo dal Medioevo al Rinascimento.
“Un passo importante verso il rinnovamento del complesso museale – commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -che, assieme al completamento della riqualificazione storico-architettonica dei palazzi medievali dell’Arengo e del Podestà che ospitano il Part, andrà a completare e riqualificare una rete museale di respiro e attrattività internazionale”.